Viaggi, cataloghi eurotrasparenti

Viaggi, cataloghi eurotrasparenti *■ SPECIALE + A EURO * Effetto positivo della divisa unica è il più agevole confronto tra i costi dei pacchetti offerti dai tour operatori la concorrenza alza la qualità Viaggi, cataloghi eurotrasparenti NON in tutti i settori l'Euro darà un contributo all'occupazione. Molti cambiavalute, ad esempio, dovranno rassegnarsi a perdere il posto. Non è un problema che possa commuovere turisti e uomini d'affari costretti, ogni volta che si passa la frontiera, a lasciare un aggio variabile tra il 3 e il 5% a banche, agenzie turistiche, sportelli automatici, società specializzate o carte di credito. I BENEFICI In una simulazione, nel maggio scorso avevamo calcolato che, partendo con un milione di lire e toccando gli altri dieci Paesi Euro un turista, senza spendere assolutamente nulla, sarebbe tornato a casa, a motivo delle commissioni di cambio e degli spiccioli non restituibili con meno di 700 mila lire. I vantaggi dell'Euro per i turisti sono immediatamente comprensibili: nell'area della moneta unica, non solo si risparmierà sulle commissioni di cambio, ma tutti i prezzi dei servizi turistici saranno immediatamente confrontabili e dovranno per forza di cose calmierarsi. Oppure, a parità di prezzo, dovranno venire offerti con una qualità migliore. CREDIBILITÀ' Ma anche fuori dall'area della Moneta unica, si spenderà probabilmente meno di oggi, perché la divisa europea sarà più forte e credibile della lira, meno sottoposta a rischi speculativi e cambiata in valuta locale con commissioni più basse. Con queste premesse è facile prevedere che gli italiani, già abbastanza esterofili per natura, saranno portati più di oggi a passare le vacanze fuori dai propri confini. Attualmente, rileva l'Atoi, l'Associazione che riunisce i principali tour operator italiani, i pacchetti viaggio venduti in Italia riguardano, per una percentuale oscillante tra il 25 e il 30%, le destinazioni Euro. ORGANIZZAZIONE Un dato significativo, ma al quale bisogna aggiungere anche che per Paesi come Francia, Spagna o Austria probabilmente la maggior parte dei turisti si muove senza ricorrere ai servizi di un'agenzia. Per i tour operator italiani, invece, costretti a confrontarsi in campo aperto con concorrenti stranieri fortissimi, l'Euro costituisce non solo un'opportunità ma anche un problema organizzativo e strategico che, obiettivamente, spaventa. LISTINO DEI PREZZI Un primo problema non da poco è che, rilevano all'Atoi, i cataloghi, almeno per tutta la prima metà del '99 non potranno portare i prezzi in Euro, ingenerando magari un'impressione di scarsa trasparenza nei confronti di clienti che, presumibilmente dal 1° gennaio '99, saranno frastornati da iniziative più o meno volontaristiche di prezzi espressi in doppia valuta. Eppure, spiegano all'Associazione, c'è una precisa ragione tecnica: i cataloghi sono preparati con anticipo, mentre fino al 31 dicembre '98 non sarà possibile conoscere il rapporto definitivo di cambio tra lira ed Euro. Anche per i cataloghi successivi l'orientamento dell'Atoi (anche se nulla impedisce a qualche singolo operatore di comportarsi diversamente) è di esprimere comunque i prezzi in lire, indicando l'equivalente in Euro ai piedi del listino. Questo perché le operazioni contabili vanno effettuate in lire fino al gennaio del 2002. DIMENSIONI Ma questi, in fondo, sono dettagli. Il vero nodo da sciogliere è reggere la sfida competitiva che il mercato di area Euro si appresta a lanciare. Con prezzi internazionali destinati a livellarsi verso il basso già dai prossimi mesi, le strutture aziendali italiane potrebbero avere serie difficoltà a fare fronte a una concorrenza straniera che vede in campo tour operator che, da soli, fanno un giro d'affari superiore a quelli delle 20 principali società italiane messe assieme, come mostrano chiaramente le tabelle. Si tratta di un problema molto simile a quello che stanno affrontando le banche e la risposta è simile: fusioni e incorporazioni. MATRIMONI In questa direzione vanno operazioni come il «merger» Francorosso-Alpitour, l'acquisizione di Costa Crociere da parte di Carnival-Airtours, la creazione del sodalizio Gastaldi-Kuoni e la nascita di Hit, che ingloba tre tour operator: Comitour, Club Vacanze e Going. Si tratta di un fenomeno destinato sicuramente a proseguire nei prossimi mesi. Per gli operatori piccoli e non fortemente specializzati in settori di nicchia, segnalano ad Atoi, il rischio concreto è quello di ritrovarsi ai margini del mercato. Pagina a cura di GINO PAGLIUCA I 1 TTGAN(T(TGNGLF(ANCSL IL FATTURATO DEI PRIMI 18 OPERATORI ITALIANI... DATI IN EURO FATTURATO 1997 ALPITOUR GRUPPO VIAGGI DEL VENTAGLIO FRANCOROSSO COSTA CROCIERE VALTUR HOTELPLAN ^lllkjjj GOING TURISANDA EUROTRAVEL ^g^ff:^ ITALIATOUR VERATOUR CLIPPER UTAF J VIAGGIDEA | SSI Jk SONNE Wfff FERIEN 1 ...E QUELLO mi PRINCIPALI COMPETITORI ESTERI DATI IN EURO TUI (incluso estero) Germania FATTUPATO 1997 TUI Germania Germania AIRTOURS incluso estero) NUR (incluso estero) Gr. Bretagna Germania THOMSON (incluso estero) THOMSON Gb NUR Germania LTU TOURISTIK Gr. Bretagna Gr. Bretagna Germania Germania FIRST CHOICE (incluso estero) Gr. Bretagna 1.444.705.534 AIRTOURS Uk NOUY FRONTIERES incluso estero) Francia CLUB MED incluso estero) SCANDINAVA LEISURE GROUP FIRST CHOICE Uk/lrl Francia Svezia Gr. Bretagna I NOUV. FRONTIERES Francia Francia HOTELPLAN (incluso estero) Svinerà DER TO'.1" (incluso estt.o) Germania FRIRIDSRESOR (incluso estero) Svezia 1.224.901.283 1.191.773.642 1.127.464.612 945.062.091 795.715.183 723.109.812 691.067.169

Persone citate: Bretagna I, Gastaldi, Gino Pagliuca I, Thomson