LETTURE DI NATALE
LETTURE DI NATALE LETTURE DI NATALE Venerdì 18 alla biblioteca di p.za Falcherà 9 e alla Geisser di c. Casale 5 letture natalizie a cura del Laboratorio Teatro Settimo. Il 19 gran finale alla Marchesa di c. Vercelli 147. Sempre alle 17. L. ULTIMO film che ha fatto Ingmar Bergman, nel 1982, s'intitola «Fanny e Alexander». Il film comincia con una festa di Natale. Una grande casa, una nonna ancora molto in gamba che prepara tutto con cura... Poi arrivano i figli, i nipoti, gli amici... Saluti, regali, canzoni sotto l'albero... Poi la cena: si mangia, si beve, qualcuno, naturalmente, beve troppo... E partono i balli, c'è un'orchestrina, la casa calda, tutti sono accaldati, via le giacche, slacciare il colletto alla camicia... Voci su voci, gran concitazione. Ritmo vorticoso... Dura più di mezz'ora la scena iniziale del film di Bergman, eppure vorresti che durasse all'infinito, perché quella è la festa di Natale che vorremmo tutti... Questione di ritmo... Poi, d'un tratto, tutto si ferma. Silenzio. Il padre apre un libro e inizia a leggere: avvenne proprio in quei giorni che l'imperatore Augusto emise il bando per un censimento di tutti gli abitanti dell'impero... Giuseppe e Maria arrivarono dunque a Betlemme... Una storia di Natale. E allora la macchina da presa rallenta, e con una tranquilla zoomata all'indietro raccoglie le signorone con le loro cottolone, sedute sulle poltrone, i bambini per terra, appog¬ giati con la schiena alle cottolone delle madri, delle zie, delle nonne... I musicisti appoggiati alle tappezzerie damascate... Tutti che ascoltano, che si riposano... E poi via! Riparte la musica, i bambini che non vogliono andare a dormire, che si lanciano addosso i cuscini, e i cuscini che si aprono e la scena finisce in una gran nevicata di piume... Eccola la festa di Natale che vorremmo: con un grande regista che ci monta il ritmo, le danze assatanate e poi la calma della lettura di vecchie storie, magari un po' noiose... Il problema è che !e nostre città di questi giorni prenatalizi sembrano avere un solo registro, una sola velocità: quella del vortice sfrenato, la corsa continua a comprare, comprare, comprare... Uno sfinimento. Ormai quando diciamo ritmo non riusciamo a pensare ad altro che all'accelerazione. Ma ritmo non è solo velocità: ritmo è incantare il tempo. Il ritmo è alternanza di velocità diverse. L'accelerazione ma anche il rallentamento... Magari non proprio Bergman, però qualcuno che per un'oretta, ogni tanto, si siede e ti legge una bella storia, ci vorrebbe proprio. Un'idea da niente... Così questa settimana, nelle biblioteche della città, ci puoi trovare degli attori che leggono storie. Tutti i pomeriggi alle cinque, come il tè: storie di Rilke, di Truman Capote o di Paul Auster... Storie di Natale. Un'idea da niente ma una buona idea. Questione di ritmo. Gabriele Vacis
Persone citate: Bergman, Di Natale, Gabriele Vacis, Ingmar Bergman, Paul Auster, Truman Capote
Luoghi citati: Betlemme
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