IL CAMPIONE E' UN CANE

IL CAMPIONE E' UN CANE RAGAZZI IL CAMPIONE E' UN CANE E Vonnegut a alta voce LA scelta di strenne per bambini e ragazzi diventa ogni anno più difficile perché il numero di libri si incrementa a velocità impressionante (sono quest'anno 2000, il doppio di dieci anni fa. Con un po' di pazienza, però, si riesce a scegliere testi di sicuro interesse. Cominciamo dalla prima infanzia. Possiamo trovare un gattino che si comporta in modo diverso dai suoi quattro fratellini: non gioca, non fa baruffe, non ne combina di tutti i colori. Pucci vuol fare qualcosa di completamente diverso dagli altri, per esempio di ' d pgpventare un gallo o una capra o un'anatra o un coniglio: ma la notte si troverà solo e con il terrore di af- n • • N frontare un lupo e un gufo. Il finale IW l pili piCCOè lieto e consolatorio. Un buon rac- ;• conto, con illustrazioni di notevole SOgììù (il CSSCefficacia narrativa e di precisa linea moderna. Sono anni, quelli in cui viviamo, caratterizzati dalla passione - o moda o mania che dir si voglia - per i libri di paura. Oggi si può trovare un volume a tre dimensioni (detto anche «pop-up») che permette di scoprire le prerogative di un personaggio che riscuote un incessante fascino. Dopo una serie di scene più o meno paurose, si arriva a un finale sorprendente: la bara di Dracula è piena di orsacchiotti e di pupazzi. Il terribile protagonista ci svela un tenero cuore da bambino! Ma non soltanto la paura interessa i ragazzi: in un'epoca in cui scienza e tecnologia predominano e la scuola resta ancorata troppo spesso al nozionismo, è possibile offrire libri che riescono ad appagare o a suscitare la curiosità di chi legge. Fra gli altri, ad esempio, i problemi che riguardano la luce trovano un'esauriente e appassionante spiegazione in un gradevole volumetto, completato dalla dotazione di un prisma e di due lenti che aiutano a capire - attraverso il gioco - i segreti di un argomento-base del nostro sapere. Fra la vasta (e non sempre controllata) produzione di narrativa, emergono in particolare due romanzi. Il primo ci introduce nella fatiscente periferia londinese, in cui Philip Ridley ha ambientato molti dei suoi libri ormai famosi: «Grigi palazzi di cemento, grigi muri di cemento, grigi marciapiedi di cemento...». Lo scialbo e opaco tono cinereo a cui gli adulti sono ormai rassegna¬ ti viene inaspettatamente ravvivato da colori meravigliosi che modificano l'ambiente aprendo la speranza dei ragazzi a un domani diverso. Senza retorica o falsi moralismi, con un linguaggio dal ritmo innovativo e coinvolgente: una storia attualissima e amara. Molto affascinante è la storia di Enrietta Branford, ambientata nell'Inghilterra fine Trecento, durante la rivolta dei contadini che ebbe per capi Wat Tyler e John Balls. A raccontare è un cane femmina che osserva la vita degli uomini da un'angolazione inattesa ma vive lo stesso desiderio di libertà e di lotta per conquistarla. Un libro fra i più interessanti degli ultimi anni. Infine il mio jolly è una proposta per evitare la consuetudine di fornire suggerimenti e consigli bibliografici ai ragazzi, un'operazione da loro non sempre gradita. Un modo sicuro per avvicinarli ai libri è invece quello di leggerli insieme a loro a voce alta. Proviamo ad affrontare con questo sistema l'ultimo libro di Vonnegut, autore che a ogni pagina ci sorprende con sempre nuove tipologie narrative, racconti, considerazioni politiche, ricordi, realtà inattese, astrazioni. E' un'occasione, rara, per dimostrare che il romanzo può non essere legato ad alcuna tradizione ma, anzi, anticipare un mondo che ancora non sospettiamo. Roberto Denti n • • N r i r . .' , /' n ' I IW l pili piCCOll I(> (hl)CIÌCtlU (llWfllUn1 (Il Ufi gattUW Cile ;• /• /• , • i> SOgììù (il CSSCr (lllWSO C (llVeillWe UH COIllgllO 64. Palma e olivo

Persone citate: Enrietta Branford, John Balls, Philip Ridley, Pucci, Roberto Denti, Vonnegut

Luoghi citati: Cile, Inghilterra