VIVERE CON EMILY

VIVERE CON EMILY BIOGRAFIE VIVERE CON EMILY L'estasi della Dickinson LA INGRID Bergman della radioattività: è Marie Sklodowska Curio, di origini polacche, *^ due premi Nobel (nel 1903 per la fisica, nel 1911 per la chimica), prima donna ad aver cattedra alla Sorbona. La sua relazione con un collega sposato innescò una violenta campagna della stampa reazionaria contro la «straniera», immorale come tutti gli scienziati, che distruggeva la tranquillità delle famiglie. L'americana Susan Quinn ci restituisce una documentatissima Marie Curie fuori del mito e delle idealizzazioni, tutt'altro che glaciale w/ •//,' (come l'aveva mal giudicata Ein- ferso il destino conStein), in lotta con le difficoltà / 7 /; che, ieri come oggi, attendono 0 6011 IO riMW C01Uogni donna di grandi qualità intellettuali e carattere indomito. «L'alfabeto dell'estasi» è il sottotitolo che l'americanista Barbara Lanati ha dato alla sua Vita di Emily Dickinson. La sublime, composta eversione della reclusa di Amherst sembra sottrarsi ad ogni ricognizione biografica: pochi avvenimenti, rari amici. La Lanati ha interrogato l'epistolario familiare, i diari delle amiche, le testimonianze coeve, ma soprattutto ha «interpretato» Emily con una sensibilità di medium, potenziata dalla lunga frequentazione dei testi. Verso il destino di Sandra Gulland è una (abile) biografia romanzata di Josephine, prima moglie di Napoleone. Questo tomo, il primo di tre, ha forma di diario e arriva al 1796: la vedova Beauharnais sposa senza grandi entusiasmi un generale un po' imbranato in società, più giovane di sei anni. Una Josephine minimalista, in lotta con i piccoli problemi quotidiani. Vive in quegli stessi anni Carolina di Brunswick, moglie presto ripudiata di Giorgio IV d'Inghilterra. Esuberante, anticonformista, battagliera, di simpatie democratiche, amatissima dal popolo: è La regina ribelle di Flora Fraser. Sembra di leggere le cronache dei Windsor, tra ipocrisie, scandali, battaglie senza esclusione di colpi. Con lei gli inglesi si scoprono voyeurs. Si può anche fare la biografia (culturale) di una città: da Puskin a Brodskij, è la San Pietroburgo di Solomon Volkov, musicista russo emigrato negli Usa vent'anni fa. Città a misura di giganti, schizofrenica, ma all'avanguardia sempre. Volkov le rende un omaggio commovente per grandezza di protagonisti. Spendo il mio jolly per l'autobiografia intellettuale di George Steiner, Errata. Una vita sotto esame. Che cosa vogliono dire, oggi, arte, cultura, scienza, religione, ragione? Che cos'è un classico? «Ogni incomprensione è incompleta - scrive Steiner Definisco il classico come l'oggetto intorno al quale questo spazio è perennemente fertile. Esso ci interpella, ci constringe a provare ancora». Steiner è una delle intelligenze più fini e complete d'Occidente, e non c'è narratore che oggi riesca a dare la quantità di stimoli che offre lui. Quello che rende ancora più prezioso è un sentimento globale della cultura, un'accorata passione civile per le sorti di una polis che è diventata villaggio mondiale. Come già Dante, Goethe, Hòlderlin, Kafka, anche Steiner è un «pastore dell'essere». Da non perdere. Ernesto Ferrerò w/ •//,' / • r r ai i ferso il destino con la prima moglie ai Napoleom / 7 /; , / • r . \ f sì' • n/ 0 6011 IO riMW C01U01Ì6 (ripudiala) (Il (HOMO lì 41. Il pescatore

Luoghi citati: Inghilterra, San Pietroburgo, Usa