PER IL CENONE AMADO CUOCO di Angela Bianchini

PER IL CENONE AMADO CUOCO ISPANOAMERICANI PER IL CENONE AMADO CUOCO Ma in battaglia con Marias IL più natalizio dei suggerimenti è indubbiamente il libro di cucina basato sui romanzi del grande scrittore brasiliano Jorge Amado. Titolo (un po' complicato): Jorge Amado e Paloma Jorge Amado, La cucina di Bahia ovvero il libro di cucina di Pedro Archangel e le merende di Dona Fior (a cura di Daniela Ferioli). Paloma è la figlia di Jorge Amado e di Zeba Gattai e ha ereditato dai genitori il dono e la passione della cucina. Curando l'edizione critica delle opere del padre, è rimasta colpita dal ruolo che vi occupa il cibo e che è venuto poi accrescendosi con gli anni. Di qui un testo singolare, per metà letteratura e per metà cucina in cui la rilettura di Amado serve a immergerci nell'atmosfera di Bahia, tutta profumi, odori e protagonisti, ma anche a stimolare la golosità. Interessante poi come molti ingredienti locali possano essere sostituiti utilmente con altri più accessibili. Natalizio è anche il giallo, anzi il noir, anzi il noir latinoamericano. Ed ecco l'ultimissimo libro di Paco Taibo II, Qualche nuvola (trad. di Gloria Corica). Sfondo del romanzo una bellissima spiaggia, ma i problemi che inseguono lo scalcinato detective Belascoaran lo costringono a fronteggiare, ancora una volta, la complessa realtà messicana. Nell'area strettamente spagnola, due libri diversi. Nel Custode del segreto (trad. di Roberta Bovaia), Antonio Muiioz Molina ricostruisce con la consueta abilità la Madrid di 24 anni fa, quando sembrava che Franco stesse lì lì per morire, e la «rivoluzione dei garofani» del vicino Portogallo spingeva un gruppo di giovani, pieni di buona volontà, ma sprovveduti, a tentare di rovesciare il regime. Domani nella battaglia pensa a me del maggior prosista spagnolo di oggi, Javier Marias (trad. di Glauco Felici) è adatto per chi ama una vicenda contemporanea, e tuttavia suadente e misteriosa, quasi appartenesse a un mondo lontano. Scritta, poi, in una prosa densa, 16. Pitto fitta, complicata che tuttavia trascina il lettore su un'onda lunga che sembra fondere inesorabilmente spazio, tempo e memoria. E non resta che consigliare per tutti, nessuno escluso, Tutti i nomi del premio Nobel portoghese José Saramago (trad. di Rita Desti) che racchiude in sé la melanconia, lo struggimento, la confusione ma anche la grandeur del nostro secolo. Quanto al Jolly, ecco Paesaggi italiani con zombi di Alberto Arbasino. E' da gustarsi a piccole dosi, soprattutto la sera, perché aiuta a consolarci della profonda idiozia della giornata. Chiunque lo legga sente con certezza di non essere uno zombi. Angela Bianchini 16. Pittore che dipinge

Luoghi citati: Madrid, Portogallo