Tremila chilometri per proteggere mille pecore
Tremila chilometri per proteggere mille pecore Bloccati ad Aosta, sono stati subito rilasciati: «Vogliamo filmare e denunciare eventuali sevizie» Tremila chilometri per proteggere mille pecore Due animalisti inglesi «scortano» un carico destinato a Bari I CROCIATI DELLA NATURA TAOSTA REMILA chilometri attraverso l'Europa, quattro giorni e altrettante notti seduti in auto per seguire e filmare con sofisticate telecamere due Tir carichi di pecore. Protagonisti del raid, due ragazzi inglesi che volevano documentare i maltrattamenti al bestiame. Globalizzazione e tecnologia sono le nuove parole d'ordine per gli animalisti. Nell'Europa senza frontiere si può assistere a incursioni internazionali attuate nel nome della difesa di cani, gatti, scimmie e bestiame da allevamento. E' accaduto giovedì mattina, sull'autostrada A5 Quincinetto-Aosta. Alle 10 la polizia stradale ha ricevuto la preoccupatissima telefonata del titolare di una ditta di trasporti belga: «Stiamo trasferendo, su due Tir, 1000 pecore e da tre giorni ci segue un'auto di animalisti. Abbiamo paura di incidenti, siamo in un'area di servizio». Da Pont-St-Martin è subito partita una pattuglia della Polstrada, che in pochi minuti ha raggiunto il punto della chiamata, l'area di sosta di Pollein (vicino ad Aosta). Gli agenti si sono trovati di fronte una scena a metà fra la goliardata e un film di James Bond. I due animalisti, Joseph Hashman e Stephen Glintenkamp, entrambi di 30 anni, erano partiti dai sobborghi di Londra lunedì mattina su una Citroen presa a noleggio dall'Avis. In tasca, avevano una sorta di contratto dell'associazione animalista inglese «Compassion in world farming», con il quale si impegnavano a seguire, 24 ore su 24, i due autoarticolati carichi di pecore destinate a Bari. Lo scopo era di verificare eventuali maltrattamenti ai danni degli animali. Hanno viaggiato attraverso l'Inghilterra, poi in Belgio (dove c'era la sede legale della ditta di autotrasporti), quindi in Francia e poi in Italia, sempre a 100 metri di distanza dai due Tir. Sulla Citroen la polizia ha trovato due telecamere a cristalli liquidi e un registratore. Joseph guidava, mentre Stephen riprendeva ogni movimento dei Tir e, pochi istanti dopo, registrava su nastro ima sorta di verbale. A Pollein, il ragazzo ha acceso il registratore per dire: «Ore 10, fermati dalla polizia italiana». Gli agenti della Stradale, per evitare dubbi, hanno avvertito la Digos, che ha controllato la posizione dei due ragazzi e le loro reali intenzioni. Una volta appurata la loro estraneità ad ogni forma di violenza, i poliziotti hanno setacciato da cima a fondo i due autoarticolati, per verificare se la telefonata alla questura non fosse un buon stratagemma dei commercianti di bestiame per togliere di mezzo due animalisti troppo curiosi. Ma i Tir erano perfettamente in ordine: «Una rarità, nei trasporti di bestiame, dove di solito c'è sempre qualcosa che non va», hanno detto gli agenti. Tre veterinari dell'Usi hanno poi esaminato le pecore: 568 su un camion, 516 sull'altro. Erano sane e in buone condizioni. Ma gli animaUsti, finiti i controlli, hanno voluto comunque «scortare» i due Tir fino a Bari, ultima tappa di un raid attraverso l'Europa in difesa delle pecore. Stefano Sergi La polizia: «I Tir erano in ordine E' una rarità nei trasporti di bestiame» Stavolta gli animalisti si sono mobilitati per le pecore
Persone citate: James Bond, Joseph Hashman, Stefano Sergi, Stephen Glintenkamp
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