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22 Discesa tecnica in Borsa PIAZZA Affari termina con il segno negativo l'ultima seduta di una settimana che ha visto ben quattro rialzi consecutivi e il Mibtel salire dell'1,12% da venerdì scorso. Quanto a ieri, dopo una breve fiammata iniziale, gli indici hanno invertito la tendenza: il Mibtel ha terminato a quota 21.797 (-0,56%) e il Mib 30 a 32.211 (-0,51%). Il volume degli scambi è lievitato a 4352 miliardi, grazie alla triplice scadenza di premi, opzioni e «future» che ha dato alla seduta una connotazione squisitamente tecnica, lasciando solo sullo sfondo l'evolversi del conflitto bellico in Iraq. Tra i titoli guida in ribasso Eni (-2,04%) e Fiat (-2,43%). Pesante anche Telecom Italia (-1,62%), per non parlare della coppia Comit-Banca Roma che, dopo il nulla di fatto sul fronte della fusione, ha visto terminare rispettivamente in calo dell'1,87% il titolo di Piazza Scala e del 2,27% quello dell'istituto capitolino. La palma del peggior titolo, nel Mib 30, va a Parmalat che in attesa di notizie certe sulle trattative con Cirio per il latte ha lasciato sul campo oltre il 4%. Tra le blue chips in buona tenuta Generali (+0,48%) e Pirellona ( + 0,59%), entrambe superate da Compari (+1,84%). In equilibrio Hdb (-0,09%), giù Ina (-0,77%), pesante Montedison (-1,32%) seguita da Olivetti (-0,83%). Tornando ai bancari, è Mediobanca la peggiore (-2,15%), mentre Fideuram ( + 2,08%) si distingue al rialzo. Nel Midex continuano a volare le Milano Assicurazioni che, in attesa del ritorno al dividendo, balzano del 4,85%, ma in giornata sono arrivate a guadagnare fino al 7%. Più calme le risparmio ( + 1,66%). Bene anche le Fondiaria (+2,70%). Nel paniere si fanno notare pure le Snia Bpd ( + 1,16%) e le Autogrill ( + 2,27%), mentre le Autostrade frenano (-0,06%) sul nuovo record registrato l'altroieri. Ribassi vistosi interessano bancari come Popolare Milano (-2,04%) e Banco Napoli (-2,51%). Si risolleva Barn ( + 0,86%). in controtendenza Bnl ( + 0,17%). Degne di nota, tra le altre, Aem (+1,69%) e l'omologa torinese Amga ( + 2,28%). Tra i «sottili» schizzano le Monrif (Monti-Riffeser) che sul ritorno all'utile guadagnano il 7,79%; in rialzo anche le controllate Poligrafici Editoriale ( + 1,37%). Chiusura di settimana negativa per la debuttante Cremonini che ha esordito venerdì scorso e ieri perdeva per la sesta seduta consecutiva terminando a 5700 (-1,99%), mille lire in meno rispetto al prezzo di collocamento. Pesante anche l'altra esordiente Popolare Etruria che lascia sul terreno 1' 1,91%. Allargando il quadrò alle Borse europee, si notano chiusure contrastate, in buona parte condizionate dalle scadenze tecniche sui mercati «future». Segnano spunti positivi i listini di Londra ( + 1%), Bruxelles ( + 0,57%), Amsterdam (+0,41%), Helsinki (+1,22%) e Madrid ( + 0,31%). Tra i negativi troviamo Francoforte (-2%), Parigi (-1,58%), Zurigo (-0,18%) e Oslo (-0,39%). Quanto all'Asia, ha dominato l'incertezza. La Borsa di Seul è regredita dello 0,48%, quella di Taipei dello 0,25%, Giakarta dello 0,48%. Della stessa percentuale è invece cresciuta Tokyo, mentre Hong Kong sale dell'1,41% e Singapore del 2,91%.

Persone citate: Cirio, Cremonini, Olivetti, Riffeser