RIALZIAMO LA TESTA

RIALZIAMO LA TESTA RIALZIAMO LA TESTA COLGO segni di preoccupazione per la reazione della Russia di fronte all'attacco militare contro l'Iraq. Ma bisogna partire da una valutazione realistica: la Russia non può accettare azioni di forza unilaterali che mettono in discussione l'intera situazione intemazionale. Né può lasciar passare sotto silenzio l'atteggiamento sprezzante con cui la si è trattata anche in questa circostanza. A Washington hanno evidentemente pensato che la Russia avrebbe giocato la partita secondo le loro regole. Si stanno sbagliando, come hanno già fatto parecchie volte in questi ultimi anni. C'è da augurarsi che non perseverino con questi progetti. Colgo anche molti giudizi affrettati, secondo cui la Russia attuale potrebbe ormai fare poco o nulla per modificare il corso degli eventi. E' un errore. La Russia rimane un grande Paese, in grado se lo vuole di esercitare una significativa influenza internazionale. In particolare essa deve sentire come proprio compito primario quello di formulare con intransigenza posizioni di principio a difesa della legalità e giustizia intemazionale. Ciò può influenzare positivamente il duna politico e perfino aiutare l'Amministrazione americana a guarire, quanto meno a curarsi, dai giramenti di testa provocati dalla presunzione di onnipotenza. Il secondo campo d'azione - dove la Russia è cruciale - è l'allargamento del ruolo dell'Onu e del Consiglio di Sicurezza. Il terzo tema, del resto inevitabile, è la difesa degl'interessi nazionali della Russia. Tutto ciò dev'essere fatto non da soli, in condizioni di autoisolamento, né in contrapposizione con l'Occidente. Al contrario: questi compiti sono formulati per ottenere un ampio consenso. In questo modo la Russia si afferma come forza responsabile, capace di costndre un ampio arco di alleanze. Ottenere questo risultato è possibile. L'atto di forza di Stati Uniti e Gran Bretagna incontra aspre critiche e dissensi di varia entità nell'ambito stesso degli alleati occidentali. Alla lunga emergeranno gli effetti devastanti di questo atteggiamento prepotente. Dunque occorre agire senza emozione, senza nervosismi (che in realtà hanno già fatto capolino nelle ultime ore) e guardare avanti e con larghezza di prospettive. Severità dei giudizi e tessitura per una ripresa del predominio della politica e della diplomazia devono e possono andare di pari passo. Chi semina in questa direzione raccoglierà frutti. Agli infatuati dalla forza questo può apparire una posizione debole. In realtà essa è la più forte. Mikhail Gorbaciov

Persone citate: Mikhail Gorbaciov