Platt: «Il mio modulo? Tanta psicologia»
Platt: «Il mio modulo? Tanta psicologia» La Sampdoria ha presentato l'inglese, tra le polemiche: per l'Associazione Allenatori non ha i titoli richiesti Platt: «Il mio modulo? Tanta psicologia» Mantovani: non gli chiediamo miracoli, ma risultati nel tempo UN TECNICO SENZA PATENTE MGENOVA ERCOLEDI' sera la Sampdoria lo ha «blindato» facendolo uscire da un cancello secondario dell'aeroporto Cristoforo Colombo, una misura esclusiva consentita (di norma) solo a Capi di Stato e personaggi veramente importanti. Ieri mattina David Platt si è finalmente materializzato ed è stato presentato nella sede di piazza Campetto. Ufficialmente ricoprirà la carica di «supervisore di tutte le squadre della Sampdoria». In pratica, però, la società blucerchiata sta ancora cercando una soluzione con gli organi federali per sopperire alla mancanza di patentino e consentirgli di andare in panchina. Il presidente Enrico Mantovani ha spiegato: «Oggi è un giorno importante e molto bello per la Samp. Ho qui vicino Platt e Giorgio Veneri (il tecnico che per ora è l'unico autorizzato ad andare in panchina, ndr). Si sono scritte e dette tante cose da quando si è ipotizzato il ritorno di David a Genova. Lui arriva da allenatore, perché a tutti gli effetti lo è in Inghilterra. E noi alla Sampdoria intendiamo rispettare le regole vigenti, come sempre, e quindi cercheremo di omologare la sua carica anche in Italia. Qualcosa troveremo insieme alle organizzazioni preposte per far sì che lui possa, nel più breve tempo possibile, avere un lavoro tranquillo e sereno. Non è nostra intenzione comportarci con arroganza e saremo elastici, se ce ne sarà bisogno. Le continue evoluzioni del mondo economico e sportivo, penso all'Ecu o alla legge Bosman, insegnano tuttavia che le leggi possono essere viste e analizzate in modo diverso». Mantovani ha difeso questa sorprendente soluzione tecnica: «Sarebbe sbagliato sminuire quella che è stata una scelta ponderata, strategica per il futuro della società, non rischiosa. Platt e Veneri sono arrivati per rinforzare la Sampdoria. Noi siamo convinti delle capacità umane e professionali del tecnico inglese, che ha un contratto triennale. Chiedo a tutte le componenti doriane di unirsi, per dare sostegno a questa scelta». Platt però fa parte di un futuro che non comincia nel presente: «Sia chiaro - ha aggiunto Mantovani - che la Sampdoria non si aspetta un miracolo in tre giorni. Il nostro progetto verrà studiato attentamente per compiere le scelte giuste. E' scontato che il contributo di Platt e Veneri ora non possa essere subito fondamentale». Il «supervisor» Platt (cui sono arrivati gli auguri di Shearer) nel pomeriggio ha diretto il suo primo allenamento a Bogliasco partecipando come giocatore alla partitella. Aveva lo sguardo felice e meravigliato: «Ho lasciato l'Italia quattro anni fa, ma ho sempre seguito il campionato grazie alla tv satellitare. Non è vero, quindi, che io non sia informato sulla serie A. Mi manca l'esperienza, e per questo c'è al mio fianco Veneri. Per ora non abbiamo parlato di mercato con il presidente, però lo faremo presto, perché dobbiamo avere una rosa buona per risalire posizioni in classifica». L'inglese parla già da allenatore vero: «Dovremo cercare di dare alla squadra quello che le manca per essere in grado di risollevarsi psicologicamente. Certo, non si può cambiare la personalità dei giocatori. Quanto al modulo, cercheremo di adattarci agli avversari. Io ho una mia idea del gioco del calcio, ma per ora è un sogno... Qui, adesso, ci sono tante cose da perfezionare. So che la vera perfezione è irraggiungibile, ma ricercandola si va avanti bene». Domenica, comunque, a Marassi arriverà il Milan ed in panchina potrebbe esserci il solo Giorgio Veneri, 59 anni, 22 campionati come allenatore in serie C: «Spero che la mia esperienza sia fondamentale per la Samp, per uscire dai guai». Lo sperano tutti. Anche il «Supervisor». Damiano Basso David Platt, 32 anni, in Inghilterra allenava l'Under 16
Luoghi citati: Bogliasco, Genova, Inghilterra, Italia
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