Arrivano sgravi sugli utili reinvestiti

Arrivano sgravi sugli utili reinvestiti Il patto sociale alla svolta. Ridotti gli oneri sul lavoro. Aperto il capitolo contrattazione Arrivano sgravi sugli utili reinvestiti Calerà l'Irpef sui redditi bassi ROMA. Con un altro giro di valzer durato solo mezz'ora nei saloni al secondo piano di Palazzo Chigi, è entrato ieri nella fase decisiva il confronto tra governo, sindacati e associazioni imprenditori sul nuovo patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione. Il governo ha consegnato un documento più completo di quello presentato martedì, ma ancora mancante di una proposta sul punto più controverso, quello degli assetti contrattuali. Peraltro, proprio su questo aspetto, c'è una novità di non trascurabile rilievo: «Qualora una soddisfacente intesa - si legge nel documento - venisse raggiunta sul tema degli assetti contrattuali il governo, data la funzione specifica e di vantaggi della contrattazione decentrata per il sistema economico e produttivo, sosterrebbe la contrattazione di secondo livello rafforzando le forme di incentivazioni esistenti e curando nello stesso tempo di creare agli attori sociali un nuovo quadro di convenienze». Entro le 20 sindacati e imprenditori hanno fatto pervenire le loro osservazioni e oggi alle 13 partirà un altro «round» al quale si annette grande importanza. «Siamo a quattro quinti dell'opera - sottolinea il portavoce della presidenza del consiglio Pasquale Cascella manca solo il capitolo delle politiche contrattuali». Ciò significa che, seguendo la «strategia del carciofo» (foglia dopo foglia), in giornata sarà definito un primo accordo sugli aspetti sui quali l'accordo c'è già o sarà possibile trovarlo nelle prossime ore. Alle parti sociali il presidente del Consiglio Massimo D'Alema (assente ieri) passa il fiammifero acceso sugli assetti contrattuali, riservandosi di intervenire in un secondo tempo, se necessario. Su tre punti l'intesa sarà certamente siglata: CONCERTAZIONE. Forte rilancio della concertazione, che ha svolto un ruolo rilevante in base al protocollo del '93 anche per l'entrata dell'Italia nell'Euro. In particolare, si prevede una sessione approfondita a primavera in coincidenza con l'impostazione del documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) e un confronto a settembre sugli obiettivi della Finanziaria. Inoltre, estensione della concertazione agli enti locali, di cui ieri si è avuta una prima applicazione pratica con un vertice tra il ministro del Lavoro Antonio Bassolino, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Franco Bassanini e le presidenze delle associazioni delle Regioni, dei Comuni, delle Province e delle Comunità montane. FORMAZIONE Stanziamenti di 600 miliardi nel '99, 500 miliardi nel 2000 e 500 miliardi nel 2001 per rilanciare la formazione; innalzamento dell'obbligo formativo a 18 anni; più formazione e maggiormente estesa per gli apprendisti. BUROCRAZIA. Realizzazione dello sportello unico per le attività produttive, informatizzazione degli uffici pubblici, accelerazione delle procedure stabilite dal decreto «sblocca cantieri». In vista di intese su altre questioni, il governo ha arricchito il precedente documento in tre direzioni: 1) Fisco: Si preannuncia un provvedimento fiscale «ad hoc» per un periodo transitorio con l'obiettivo di agevolare il reinvestimento degli utili delle imprese. Si ribadisce un raffor¬ zamento della Dit (Dual income taxe) «attraverso un'accelerazione della crescita della base verso l'intero patrimonio netto». Ed ancora, riduzione dell'Irpef per i redditi più bassi. 2) Costo del lavoro: Taglio di 3 punti con il trasferimento alla fiscalità generale degli assegni familiari e del trattamento di maternità, in aggiunta all'eliminazione di alcuni oneri impropri (Gescal, Enaoli ecc.). 3) Sviluppo e occupazione: Stanziamento di 6 mila miliardi nei primi tre mesi del '99 per attivare 20 mila miliardi di investimenti; notevole accelerazione delle intese di programma e degli accordi quadro con le regioni del Sud; incentivi alle imprese per ottenere la creazione di nuovi posti di lavoro. Non mancano, ovviamente, critiche. Cgil-Cisl-TJil giudicano la parte fiscale sbilanciata a vantaggio delle imprese, mentre le associazioni delle piccole e medie imprese denunciano un atteggiamento troppo favorevoli alle grandi. La Cgil avverte. «Nessun accordo senza il doppio livello contrattuale». Confindustria, più morbida sui due livelli contrattuali, commenta: «Oggi (ieri per il lettore) si è fatto un passo significativo con maggiore determinazione». Gian Cario Fossi Il responsabile del Tesoro, Ciampi e il ministro Bassolino (foto sotto)

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Ciampi, D'alema, Dual, Franco Bassanini, Gian Cario, Pasquale Cascella

Luoghi citati: Euro, Italia, Roma