Don Damoli di F. Mil.
Don Damoli Don Damoli «Estraneo alle accuse» NAPOLI. «Stupefatto e sbigottto», Don Elvio Damoli, 65 anni, da tre direttore della Caritas italiana, non riesce proprio a capire come sia finito nell'inchiesta della procura della Repubblia di Napoli sulle attività economiche della Curia. I magistrati lo hanno indagato in qualità di ex responsabile della fondazione «Realizzare la Speranza», un'associazione che si occupa dei minori a rischio ed è presieduta dal cardinale Michele Giordano. Nel consiglio di amministrazione siedono tutti i vescovi della Campania. «In coscienza e piena serenità mi dichiaro estraneo ad ogni reato, e manifesto fiducia e collaborazione verso gli organi preposti alle indagini», dice, e racconta della visita degli inquirenti a Roma. «Questa mattina (ieri, ndr) è stata eseguita una perquisizione nel mio domicilio in merito a un'inchiesta condotta dalla procura della Repubblica di Napoli», spiega prima di mettere a fuoco tre aspetti della vicenda di cui è protagonista. Il primo: «Le indagini riguardano, com'è scritto nel decreto di perquisizione che mi è stato notificato, l'omessa presentazione delle dichiarazioni d'imposta per gli anni dal '95 al '98 relative alla fondazione di culto "Realizzare la Speranza", di cui sono stato direttore pro-tempore durante il mio servizio pastorale a Napoli». C'è da aggiungere che don Elvio Damoli ha ricoperto quell'incarico fino al '96, e non oltre: a gennaio di quell'anno si è trasferito a Roma per assumere la direzione della Caritas. Secondo punto: «In seguito alla perquisizione, avvenuta con la mia piena collaborazione, la Guardia di finanza non ha trovato nulla che fosse degno di nota, né ha proceduto ad alcun sequestro di documenti». Terza precisazione, a cui don Elvio Damoli sembra tenere in particolar modo: «E' totalmente fuori dall'indagine ogni atto da me compiuto in qualità di direttore della Caritas Italiana, incarico da me assunto nel '96 con la cessazione di tutti i miei impegni sostanziali e formali presso l'Arcidiocesi di Napoli. Ripeto in tutta coscienza che sono assolutamente estraneo a qualsiasi reato». Don Damoli ha vissuto nel capoluogo campano dal '91 al '96. In quei cinque anni è stato responsabile della Caritas partenopea e cappellano del carcere di Poggioreale. Ma in città è ricordato soprattutto per due iniziative: l'apertura di una casa di accoglienza per i barboni e un progetto per l'assistenza domiciliare dei sieropositivi, [f. mil.]
Persone citate: Elvio Damoli, Michele Giordano
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