«Arrestiamo i proprietari»

«Arrestiamo i proprietari» «Arrestiamo i proprietari» Gli animalisti: è tutta colpa loro Dovrebbero usare il guinzaglio ROMA. Ieri a Lecce, sette giorni fa a Roma: stessa scena, stesso dramma. E un problema irrisolto: la pericolosità dei rottweiler. Una vera «arma letale», sempre più di moda, usata come status symbol, o al posto di mi sistema di allarme, ma che spesso si rende protagonista di feroci aggressioni. Questi cani non sono aggressivi in sé, spiega Adolfo Sansolini della Lav, ma diventano altamente pericolosi perché addestrati alla difesa e all'attacco con percosse, affamamento ed assetamento e quindi è sconsigliabile tenerli senza museruola e guinzaglio. Di più: Sansolini è contrario all'abbattimento dei cani «azzannatoli», che non devono, osserva, «pagare le colpe dei padroni». L'esponente della Lav invita le persone aggredite da rottweiler a chiedere i danni al ministro della Sanità: «Da anni, la Bindi nega un incontro alle associazioni che chiedono un decreto che consenta l'arresto dei proprietari di animali responsabili di ripetute aggressioni e il divieto di addestramenti tesi ad enfatizzare l'aggressività dell'animale». Anna Maria Procacci, deputata dei Verdi, affida la soluzione a un patentino per detenere cani pericolosi che lei chiama, scherzosamente, «portocane». Riassunta per sommi capi la proposta di legge, messa a punto con gli animalisti, è questa: vietare pitt bull, rottweiler e dobermann a minorenni, a chi ha precedenti penali o condanne per maltrattamenti agli animali. E poi divieto di importazione di tutte le razze pericolose, la sterilizzazione dei cani confiscati durante le corse clandestine. Non solo: si punta anche a sanzioni severe per chi ama far combattere i cani. «Finora il magistrato ha poche armi contro questi criminali, spesso al soldo dei clan della camorra o di altre organizzazioni». La normativa per mettere sotto controllo i «cani killer» ha però un cammino difficile. Il disegno di legge elaborato dal ministro dell'Ambiente si è infatti «perso» nei corridoi dei ministeri dove è stato inviato al concerto (sanità, interni, giustizia). Mentre questa proposta di legge deve trovare ancora «ascolto» alla Commissione giustizia della Camera. «Eppure - dice la Procacci - il problema si fa sempre più pressante. Se ci fosse la volontà si potrebbe trovare in Commissione una corsia veloce e in quella sede si potrebbe aprire un dibattito e il governo potrebbe depositare la proposta». La Procacci ricorda come il «business» dei cani da combattimento sia entrato a pieno titolo tra gli affari della criminalità organizzata che ha messo su anche un mercato di video clandestini. Anche dal Polo arriva una proposta sui cani pericolosi. E' del senatore Michele Bonatesta, di An, che suggerisce un vero porto d'armi per registrare la pericolosità di questi animali. [r. cri.)

Persone citate: Adolfo Sansolini, Anna Maria Procacci, Bindi, Michele Bonatesta

Luoghi citati: Lecce, Roma