Bellini

Bellini Bellini «Rivivo la mia disavventura» ROMA. «Speravo di non vedere più queste immagini - dice il colonnello Giammarco Bellini -, mi riportano alla mente l'avventura di otto anni fa». Era il 18 gennaio 1991 quando, due giorni dopo lo scoppio della guerra nel Golfo, un «Tornado» dell'Aeronautica partito in missione notturna, non torna alla base di Al Dhafra. A bordo il maggiore pilota Gianmarco Bellini ed il capitano navigatore Maurizio Cocciolone. E' la prima azione di guerra degli aerei italiani, ma va male. L'aereo e abbattuto, e solo due mesi dopo i due potranno tornare in patria. Oggi Bellini ha il grado di colonnello e lavora allo Stato maggiore della Difesa. Per i «Tornado» ha nostalgia, ma dell'Iraq non ne prova alcuna: «Non so se ci tornerei per un'azione bellica, perché sono diventato abbastanza vecchietto. Certo sono un militare e quindi se devo tornare lo faccio, ma non volentieri». E l'attacco angloamericano, come l'ha preso? • Sono caduto dalle nuvole», sorride il colonnello della sua battuta, che vuole ricordare in modo ironico la sua disavventura, per la quale fu decorato con medaglia d'argento al valor militare. Ma allo stesso tempo vuole proprio esprimere sorpresa: l'attacco a Saddam l'ha lasciato «francamente sorpreso. Non mi aspettavo che fosse già giunta l'ora». Comunque è importante «risolvere il "problema Saddam"» e fare in modo che gli ispettori dell'Onu «facciano fino in fondo il loro lavoro». L'attuale crisi «è del tutto diversa da quella del '91», dice, in primo luogo perché «non è ipotizzabile, allo stato attuale, che vi sia un'estensione ad altri Paesi occidentali». E poi «c'è una notevole differenza tra i due schieramenti. Le forze armate irachene, a parte l'incognita sulle armi di distruzione di massa, appaiono nettamente inferiori rispetto a quelle americane e britanniche. Hanno di sicuro una buona capacità di difesa aerea, affinata negli ultimi anni, ma dal punto di vista aeronautico non mi sembra abbiano fatto grossi progressi. Non credo, stando così le cose, che il conflitto possa protrarsi a lungo». [Ansa-AdnKronos]

Persone citate: Giammarco Bellini, Gianmarco Bellini, Maurizio Cocciolone

Luoghi citati: Iraq, Roma