Clinton scatena gli aerei

Clinton scatena gli aerei I Tornado e i «B 52» colpiscono nuovi bersagli. Il Pentagono definisce i Clinton scatena gli aerei Si inasprisce «Desert Fox», ma incombe Vimpeachment WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Bill Clinton lancia una seconda ondata di bombardamenti contro l'Iraq mentre nella capitale americana la battaglia sull'impeachment riprende inesorabilmente il sopravvento. La Camera ha approvato a schiacciante maggioranza (417 a 5) una risoluzione a favore dell'intervento militare americano. Ma il voto non ha messo fine alle critiche di molti congressmen repubblicani convinti che Clinton si sia mosso anche in funzione dei suoi guai interni. Con una mossa a sorpresa, ieri, il nuovo speaker della Camera Robert Livingston ha convocato la Camera per stamane, per affrontare subito l'impeachment del Presidente, mettendo in chiaro che i repubblicani non hanno intenzione di farsi scippare il dibattito dall'improvvisa azione militare. Caso vuole che proprio ieri Livingston abbia dovuto ammettere anch'egli una relazione extraconiugale, ma la Casa Bianca ha comunque reagito malissimo alla sua iniziativa. Clinton ha respinto sdegnato l'accusa di es- jmmst sersi mosso per evitare l'impeachment: «Sfido qualsiasi persona seria a credere che davvero un Presidente sia capace di fare una cosa del genere». E il leader dei democratici alla Camera Richard Gephardt ha denunciato in aula i repubblicani per aver imposto un voto sull'impeachment «mentre i nostri ragazzi sono in pericolo». A meno di sorprese - e la situazione è talmente convulsa che tutto è ancora possibile il voto sull'impeachment verrà domani. E a giudicare dagli umori della Camera è praticamente certo che il Presidente - il Comandante supremo delle forze armate americane - si ritroverà formalmente sotto accusa prima ancora della fine dei bombardamenti. Ieri Clinton ha tratto un po' di conforto dal fatto che l'opinione pubblica americana anche questa volta lo appoggia. Un primo sondaggio della Cnn segnalava ieri che il 74 per cento degli americani è con lui mentre solo il 13 per cento gli è contro. Il 62 per cento respinge l'idea che Clinton si sia mosso per motivi personali mentre il 30 è convinto che l'impeachment - non il Rapporto Butler - sia stato l'elemento scatenante. Ma l'orientamente della gente non sembra influenzare la dinamica che si è instaurata alla Camera. Nel secondo giorno di Operazione Desert Fox Clinton si è anche dovuto difendere dalle critiche sul fronte internazionale. E il Presidente si è attaccato al telefono per cercare di ricucire gli strappi. Ha parlato con i leader di importanti Paesi alleati, tra cui Francia, Israele, Egitto, Giordania, per spiegare, come ha poi riferito il suo portavoce Joe Lockhart, che «è stato Saddam, non lui», a provocare l'intervento militare. Nessuna telefonata, invece, a Boris Eltsin. La Russia, che assieme alla Cina ha chiesto di cessare subito l'attacco contro l'Iraq, ha criticato gli Stati Uniti con insolita durezza. Il segretario di Stato Albright e il suo omologo russo Ivanov hanno avuto una serie di aspri scambi telefonici. Ieri Clinton non è riuscito a mettersi in contatto con Eltsin per cercare di convincerlo delle sue ragioni. Forse riproverà oggi. Ma il più rabbuiato di tutti alle Nazioni Unite rimane il segretario generale Kofi Annan, che era riuscito ad evitare un intervento militare lo scorso febbraio ma che questa volta si è trovato completamente tagliato fuori dagli ame¬ ricani. «E' un giorno triste per le Nazioni Unite», ha detto con voce mesta. «E' un giorno triste per il mondo». Ieri i Tornado britannici sono entrati in azione per la prima volta accanto ai cacciabombardieri americani. E i potenti bombardieri B52, muniti di missili Cruise (Toma¬ hawk), hanno lasciato la base di Diego Garcia, nell'Oceano Indiano, per colpire i bersagli fissati dal Pentagono. Almeno uno dei missili americani lanciati durante il primo attacco, nella notte tra mercoledì e giovedì, ha mancato clamorosamente il bersaglio, esplodendo vicino alla città di Khoramshar, in Iran, e il governo americano si è affrettato a scusarsi con Teheran tramite l'ambasciata sviz- zera. Nell'insieme i vertici militari sono apparsi relativamente soddisfatti dell'operazione ma non entusiasti. Il capo di stato maggiore Hugh Shelton ha confermato che nella prima ondata i Cruise hanno ridotto «ad un cumulo di macerie» due obiettivi importanti: il quartier generale dell'intelligence militare e il quartier generale delle forze speciali. Il segretario alla Difesa William Cohen ha detto che i risultati sono «incoraggianti» ma sia lui che Shelton hanno ammesso che alcuni lanci hanno avuto «meno successo». L'impressione è che l'attacco durerà ancora un paio di giorni. Questo fine settimana comincerà il periodo di Ramadan e il Presidente Clinton ha detto espli¬ citamente che uno dei motivi che lo hanno spinto ad agire subito era l'approssimarsi del mese di digiuno islamico. Ma ieri l'amministrazione ha corretto il tiro spiegando che il Presidente non voleva cominciare le operazioni militari durante il Ramadan ma non esclude più che l'attacco possa estendersi oltre, se considerazioni di ordine militare lo richiederanno. I risultati dei bombardamenti saranno analizzati durante il fine settimana e a quel punto il Presidente deciderà se terminare o meno l'Operazione Desert Fox. Nel frattempo gli Stati Uniti continuano a rafforzare il loro arsenale di guerra nel Golfo Persico. E la portaerei Vinson si affiancherà nei prossimi giorni alla portaerei Enterprise. Andrea di Robilant Duro Annan: giorno triste per l'Onu Eltsin rifiuta di parlare al telefono con il Presidente americano ione a fa militare to non ha itiche di repubbliClinton si funzione sorpresa, ker della ngston ha a per stare subito Presidenaro che i anno inippare il mprovvisa oprio ieri vuto ama relazioma la Casa e reagito niziativa. sdegnato jmmst siadePre fare». craard cialicani per o sull'im i nostri olo». e - e la si convulsa ossibile eachment giudicare Camera è he il Predante su armate verà forche «è stato Saddam, non lui», a provocare l'intervento militare. Nessuna telefonata, invece, a Boris Eltsin. La Russia, che assieme alla Cina ha chiesto di cessare subito l'attacco contro l'Iraq, ha criticato gli rimane il segretario generale Kofi Annan, che era riuscito ad evitare un intervento militare lo scorso febbraio ma che questa volta si è trovato completamente tagliato fuori dagli ame¬ frettato a scusarsi con Teheran tramite l'ambasciata sviz- Duro Annan: giorno triste per l'Onu Eltsin rifiuta di parlare al telefono con il Presidente americano quartier generale delle forze speciali. Il segretario alla Difesa William Cohen ha detto che i risultati sono «incoraggianti» ma sia lui che Shelton hanno ammesso che alcuni lanci hanno avuto «meno successo». L'impressione è che l'attacco durerà ancora un paio di giorni. Questo fine settimana comincerà il periodo di Ramadan e il Presidente Clinton ha detto espli¬ lo richiederanno. I risultati dei bombardamenti saranno analizzati durante il fine settimana e a quel punto il Presidente deciderà se terminare o meno l'Operazione Desert Fox. Nel frattempo gli Stati Uniti continuano a rafforzare il loro arsenale di guerra nel Golfo Persico. E la portaerei Vinson si affiancherà nei prossimi giorni alla portaerei Enterprise. Andrea di Robilant I Tornado della Royal Air Force impegnati in azioni contro l'Iraq sono decollati dal Kuwait Gli Stati Uniti con l'Inghilterra hanno lanciato un secondo attacco contro il regime iracheno Nelia cartina, eli otto palazzi presidenziali che secondo gli ispettori detl'Onu, contengono provei riguardanti la produzione ,..«diarfni chimiche © b ' Ì * h Butler, sospetti sul mastino In dubbio alVOnu la neutralità dell'ispettore I Tornado della Royal Air Force impegnati in azioni contro l'Iraq sono decollati dal Kuwait Gli Stati Uniti con l'Inghilterra hanno lanciato un secondo attacco contro il regime iracheno Nelia cartina, eli otto palazzi presidenziali che secondo gli ispettori detl'Onu, contengono provei riguardanti la produzione ,..«diarfni chimiche © b ' Ì * h