IRENE, MARITO A CARICO di Antonella Rampino

IRENE, MARITO A CARICO IRENE, MARITO A CARICO Edopo aver insistito perché venisse consentito a lui l'accesso a Montecitorio, adesso lo scarica. Tranquilli: solo dalle tasse. Lei è Irene Pivetti, lui Alberto Brambilla, iscritto come «coniuge a carico» sul 740 della moglie. Certo, capita a tutti quelli che sono stati troppo importanti da piccoli, fare qualche passo all'indietro. Irene Pivetti, adesso si può dire, fu un presidente della Camera anche troppo rigorosa, che faceva innamorare i parlamentari chiudendo quelle che a Ceronetti sembrarono «le sue nobili forme» in astucci in forma di tailleur sui quali inalberava un sorriso algido, e sempre pieno di rimproveri. Ma quando poi scese dal trono, come un deputato qualunque s'innamorò di un collaboratore di partito. Sull'altare, non c'è dubbio che è lei ad impalmare lui, e così, una volta sdoganata, l'Irene diventa tutto il contrario di quella che era prima. Rifugge va i riflettori, e si mette in video per il processo calcistico di Biscardi. Sfuggiva il sentimentalismo, e la si vede con gli occhi che luccicano mentre lui le canta il «Piccolo grande amore» di Baglio- ni. Niente di male, dato che in tv col microfono in mano a cantare ci andò, in tempi non sospetti, anche Calogero Mannino. Però, tra le righe di una biografia diventata tutta sopra le righe, spuntano episodi inquietanti. La difesa della famiglia, e cioè del Brambilla, arriva nel marzo di quest'anno alla presentazione di un permesso d'accesso, per lui, a Montecitorio. Per essere sempre insieme ovunque? No: perché l'Alberto è il suo più stretto collaboratore. Anzi, l'unico collaboratore della sola one-woman-party della politica italiana, e forse della politica del mondo. Perché non c'è dubbio: «Italia federale», con sede nella sontuosa piazza in Lucuia di andreottiana memoria, sono loro due. E allora forse l'anomalia è proprio questa. Forse la politica italiana non avrebbe dovuto costringere l'Irene a mettere il marito nel 740, come capita di fare a tanti capifamiglia per proteggere il coniuge debole. Quei due sono una famiglia-partito. Un caso unico, che andrebbe tutelato, altro che 740. Antonella Rampino

Persone citate: Alberto Brambilla, Biscardi, Brambilla, Calogero Mannino, Ceronetti, Irene Pivetti

Luoghi citati: Italia