«Non è colpa di un cratere»

«Non è colpa di un cratere» «Non è colpa di un cratere» Ipompieri: forse i solai erano sovraccarichi ROMA. Ingegner Luigi Abate, comandante dei vigili del fuoco a Roma e provincia, cosa avete capito di questa tragedia? «L'unica cosa che possiamo escludere, per il momento, è un'esplosione. Non s'è sentito il botto. E non c'è neanche un vetro rotto nei dintorni. Nessuna bomba, insomma. Né fughe di gas. Resta il cedimento strutturale». Cioè? «L'effetto è quello di una implosione. Il palazzo è venuto giù tutto d'un colpo, a pilastri sbriciolati e solai sovrapposti. Ma un crollo del genere non è nella normalità. Per noi è del tutto "anomalo"». Quali potrebbero essere le cause? «Formo restando che è in corso un'inchiesta, e che quindi parliamo per teorie, farei due ipotesi. Siamo di fronte a un collasso delle strutture. Può essere accaduto per sovraccarico dei solai o per manomissione delle strutture portanti. Lascerei sullo sfondo, come terza ipotesi, ma meno probabile, un cedimento del terreno». Non pensa che una voragine si possa essere aperta sotto il palazzo? La zona è piena di cave e di cunicoli. «Non mi esprimo. Dobbiamo prima scavare e vedere cosa troviamo. Però, a occhio, non credo né allo sbancamento né all'inabissarsi». Non è colpa di una voragine, dunque, sembra di capire dal suo discorso. «Sì, potrebbe non esserci nessuna caverna là sotto». Resta sempre inspiegabile quanto è accaduto. «Il nostro lavoro, finita l'emergenza, comincia adesso. Bisogna vedere dove e come si scaricavano i pesi. Penso all'ascensore che è stato costruito un paio di anni fa. E penso alle macchine della tipografìa. Abbiamo appena tirato fuori dal seminteiTato un paio di macchinari, ad esempio, molto pesanti, agganciati al solaio superiore». Questa palazzina, dunque, che già era stata malcostruita, sarebbe stata indebolita da lavori abusivi e da superfetazioni che non dovevano esserci. «Al Comune hanno tirato fuori tutte le loro carte su questo palazzo. Ci sono documentati gli ultimi cantieri. Ma non c'è nulla che possa giustificare un crollo del genere. Che io sappia, nel tempo sono stati fatti diversi interventi. Ma nulla di così grave da pregiudicare la statica dell'edificio. A livello teorico, vanno valutate come cause e concause. L'unica possibilità è che i pilastri abbiano subito delle sollecitazioni non previste. Per di più erano pilastri costruiti in econo¬ mia. E sono venuti giù». Ecco perché non avete sgomberato i palazzi vicini. Non pensate a un sommovimento del terreno quanto al caso particolarissimo di questa palazzina sfortunata. «Sì, i palazzi circostanti non corrono alcun rischio. Abbiamo fatto sopralluoghi. Non c'è nulla che ci preoccupi. La gente può stare tranquilla». Gli abitanti del quartiere sono spaventatissimi, lo saprà bene. Vedono aprirsi tante buche nelle strade. A volte sono piccole voragini. «E' verissimo, questa è una zona che possiamo definire carsica. Ma non vuol dire che per questo motivo vengono giù i palazzi. Neanche nel Carso, per altro, c'è da spaventarsi. Riteniamo quindi che ogni allarmismo sia ingiustificato», [fra. gri.] «Ingiustificato ogni allarmismo Quella zona è sicura»

Persone citate: Luigi Abate

Luoghi citati: Carso, Roma