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Volano gli utili Olivetti Volano gli utili Olivetti Due terzi frutto delle telecomunicazioni MILANO. Olivetti prevede di chiudere il 1998 con un utile netto consolidato di 240 miliardi contro i 16 miliardi del 1997, il fatturato consolidato si prevede che raggiunga a fine anno i 6800 miliardi (+60% rispetto al 1997 a parità di perimetro). I due terzi dei ricavi derivano dalle telecomunicazioni. I dati sulle previsioni di chiusura dell'esercizio sono stati esaminati ieri dal consiglio di amministrazione di Olivetti che ha anche deliberato la cooptazione di Emilio Gnutti, vicepresidente e amministratore delegato delle finanziarie Fingruppo e Hopa. Il cda di Olivetti ha poi preso atto dei termini dell'offerta pubblica di acquisto della società americana Ccil, detentrice del 10,3% delle azioni Omnitel, annunciata congiuntamente da Olivetti e Mannesmann nei giorni scorsi. Si tratta di un'operazione che consentirà un ulteriore rafforzamento della posizione di Olivetti nell'azionariato della controllata Omnitel, in linea con la focalizzazione strategica del gruppo nel setto- Roberto Colani o re della telefonia. L'opa partirà entro la fine della settimana e il prezzo offerto è di 65,75 dollari per azione contro una quotazione attuale di 67 1/8. I risultati previsti per fine '98 derivano dalla positiva evoluzione del business e dagli effetti delle operazioni straordinarie, fra le quali in particolare la cessione a Mannesmann di una ulteriore quota del 12,5% nella holding Oliman. Per quanto riguarda Omnitel, il secondo gestore del «gsm» ha raggiunto ai primi di ottobre 5 milioni di clienti e ha registrato nei primi nove mesi un fatturato di circa 3 mila miliardi con un utile netto di quasi 500 miliardi. La società prevede che a fine anno i dipendenti raggiungano circa 5500 unità con una crescita di 2000 addetti in un solo anno. Ottima l'accoglienza dei dati in Piazza Affari dove il titolo di Ivrea ha chiuso con un +2,93% (a 4916 lire il prezzo di riferimento) primeggiando con quasi 51 milioni di pezzi scambiati per un controvalore di 250 miliardi. Ifr. bu.] Roberto Colaninno