Fiat Auto cresce in Europa
Fiat Auto cresce in Europa Roberto Testore: l'obiettivo per il 2001 è produrre tre milioni di vetture Fiat Auto cresce in Europa E la «Avio» pensa a nuovi partner ROMA, Tre milioni di veicoli Fiat nel 2001, una quota di mercato domestico stabile al 40 per cento e un aumento all'8 per cento di quella europea. Questi gli obiettivi principali della strategia che l'amministratore delegato di Fiat Auto, Roberto Testore, ha illustrato ieri alla commissione industria del Senato. Una strategia che, entro i prossimi dieci anni, punta a raggiungere i quattro milioni di veicoli, contro i circa due milioni e mezzo usciti nel 1998 dagli stabilimenti del gruppo. Per realizzare questi risultati lo sviluppo della produzione dovrà essere globale: in Italia, naturalmente, ma anche in Polonia, Cina, Turchia, India, Russia, Nord Africa e Iran. «L'obiettivo di consolidare il 40 per cento di quota in Italia è determinato dal fatto che, per tutti i leader di mercato, il. trend va verso una riduzione della presenza in area domestica ha spiegato Testore -, mentre in Europa possiamo controllare una quota superiore all'attuale 5,4 per cento: puntiamo all'8». Da qui al 2002 Fiat presenterà 19 nuovi modelli di auto e investirà 20 mila miliardi di lire, ma si punterà parallelamente tanto a ridurre i costi di produzione e distribuzione quanto ad ampliare la catena di valore sviluppando i servizi. E, parlando su scala mondiale, la crisi dell'America Latina, Brasile in particolare, non preoccupa più di tanto: «Nel 1999 il mercato brasiliano sarà ancora debole - ha pronosticato l'amministratore delegato di Fiat Auto - ma poi tornerà a crescere e resta molto promettente». Sul fronte delle alleanze, poi, non sono da escludere accordi in particolari segmenti o componenti, ha detto Testore, facendo cenno alla possibilità di un ingresso della Fiat nel settore dei fuoristrada a quattro ruote motrici. Tornando all'Italia Testore ha ricordato che gli incentivi alla rottamazione sono valsi in generale al sistema produttivo una crescita del Pil pari allo 0,5 per cento, un maggior gettito per l'erario di 1900 miliardi nel'97 e di 1800 nel '98, oltre allo svecchiamento del parco auto. Un'operazione che non si è., conclusa, come molti temevano, con il crollo delle vendite al. termine degli incentivi. E a chiedere nuovi incentivi sono i rappresentanti delle case automobilistiche estere, riuniti nell'Unrae. L'associazione prevede, per l'anno prossimo, un calo di circa 350 mila immatricolazioni, che porterebbe le vendite a quota due milioni di vetture. Queste previsioni, però, secondo l'Unrae, potrebbero essere modificate al rialzo se si introducesse un sistema di incentivi che non dovrebbe avere una scadenza temporale predeterminata, ma essere indirizzato a favorire la sostituzione delle auto più vecchie, anche in relazione alla direttiva che impone, per il Duemila, la fine della distribuzione del- la benzina super e conseguentemente l'eliminazione delle macchine con motori alimentati con questo carburante. «Il provvedimento - fa notare l'associazione può favorire la sostituzione dei 18 milioni di auto non catalizzate che circolano attualmente in Ita- Ha», inoltre l'Unrae suggerisce che vengano applicate detrazioni fiscali per le vetture acquistate dalle aziende e modificata l'incidenza delle imposte sui passaggi di proprietà. Passando dalle quattro ruote allo spazio ieri FiatAvio, che ha compiuto il suo novantesimo anno di attività, ha comunicato le prime cifre dei suoi conti per il '98: il fatturato sarà di oltre 2650 miliardi, contro i 2445 dell'anno scorso. E Paolo Monferino, direttore centrale della Fiat, ha parlato di possibili alleanze con un partner europeo nel campo della produzione di motori aerei per la capofila del settore aerospaziale del Gruppo torinese. «Il settore spazio - ha affermato Monferino - può comunque continuare a prosperare soltanto sulla base di aggregazioni sovranazionali e nell'ambito di programmi internazionali come nel caso di Ariane, che ci vede protagonisti da anni». Ma sui nomi di possibili alleati il direttore centrale Fiat non ha voluto pronunciarsi. L'amministratore delegato di Fiat Avio, Pier Giorgio Romiti, ha invece sottolineato che l'azienda punterà sempre più a diventare fornitrice di energia elettrica, in collaborazione con l'Enel, e, nel settore spaziale, metterà a frutto il livello tecnologico raggiunto nella propulsione a solido, dove è leader mondiale, per sviluppare nuovi tipi di lanciatori piccoli e medi. Vanni Cornerò Roberto Testore amministratore delegato di Fiat Auto
Persone citate: Italia Testore, Monferino, Paolo Monferino, Pier Giorgio Romiti, Roberto Testore, Testore, Vanni Cornerò
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