«Sei anziano? Allora ti tolgo la patente» di Emanuele Novazio
«Sei anziano? Allora ti tolgo la patente» Germania, proposta choc di un ministro «Sei anziano? Allora ti tolgo la patente» BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Al coro di proteste, alle accuse di «voler discriminare» o peggio ancora «mettere agli arresti domiciliari» milioni di anziani, il ministro dei Trasporti Franz Muentefering, socialdemocratico, rettifica: «La rinuncia alla patente di guida a una certa età non dev'essere regolata da una legge, dev'essere volontaria». Ma la virata non lenisce tuttavia il nervo sensibile di un Paese con oltre 40 milioni di vetture che non prevede, tuttavia, controlli sanitari per gli autisti. Automobilisti, associazioni di anziani, esperti del traffico e psichiatri bocciano la proposta del ministro: «inutile», «controproducente», «dannosa», «fuori della realtà», «anticostituzionale». Muentefering lamenta di essere stato frainteso e di aver voluto «soltanto lanciare un sasso in acqua»; ma in un'intervista, l'altro giorno, aveva espresso con sufficiente chiarezza le intenzioni del governo: «Come i giovani possono guidare soltanto a partire da un'età minima stabilita dalla legge, ci si può immaginare anche un'età massima», aveva detto, pur rifiutandosi di fissare «in questo momento» limiti precisi. Il ministro ha ragione o torto a proporre un limite d'età, sia pure volontario, alla guida? Nessuno ha gradito, in Germania, e a dar spessore al coro delle criti¬ che contribuisce la loro disomogeneità. «Il governo ci vuol discriminare. Controlli sanitari regolari sarebbero i benvenuti: ma uguali per tutti, senza far differenza fra giovani e anziani per favore», argomenta Trude Unruh, leader delle «Pantere grige», una «Associazione per la difesa dei seniores» che rappresenta milioni di iscritti. L'Adac, il più potente automobilclub tedesco, respinge la proposta sotto il profilo tecnico, dati alla mano: gli automobilisti con oltre 65 anni rappresentano il 16% della popolazione motorizzata, ma sono responsabili soltanto del 6,2% degli incidenti. Non l'età ma lo stato di salute è decisivo, ricordano gli esperti dell'assocazione: gli anziani compensano la lentezza di reazione con una maggior prudenza, un miglior rispetto delle norme di circolazione e una più vasta esperienza di guida. Le statistiche del governo sono meno indulgenti: a 75 anni si è responsabili in 3 casi su 4 dell'incidente nel quale si è coinvolti, fra i 70 e i 75 nel 64,5% dei casi, fra i 65 e i 70 anni nel 57%. Cifre simili le si ritrova del resto nelle fasce di età più giovani, fra i 18 e i 25 anni. L'età migliore, al volante, è quella di mezzo: chi è fra i 40 e i 50 anni, provoca meno della metà degli incidenti nei quali è coinvolto. Emanuele Novazio
Persone citate: Franz Muentefering, Muentefering, Trude Unruh
Luoghi citati: Germania
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