Scuola verso i concorsi

Scuola verso i concorsi Scuola verso i concorsi Camera, sì alla legge sugli insegnanti precari ROMA. Con 206 voti favorevoli, 94 contrari e 34 astenuti (la Lega Nord) la Camera dei Deputati ha approvato la legge sui precari della scuola. Essendo stato il provvedimento modificato deve però tornare all'esame del Senato. La legge dovrebbe mettere in regola tra i 70mila o i lOOmila insegnanti precari nelle scuole: una quota non precisa perchè si calcola che ogni unno lo Stato ricorra a circa centomila insegnanti fuori ruolo per coprire i tagli di orgameo. Ora la nuova legge prospetta per i precari l'ingresso nelle scuole a pieno titolo, con l'inserimento in ruolo con un'apposita sessione per l'abilitazione, a patto però che abbiano almeno 360 giorni di servizio, di cui 180 negli anni che vanno dal '94 al '98. La regolarizzazione è allargata tìgli insegnanti delle elementari, a quelli di sostegno e ai precari di conservatori e accademie. Poi riprenderanno i concorsi - l'ultimo è del 1992 - per giovani laureati. Intanto i capigruppo di Palazzo Madama hanno deciso di accelerare l'esame del disegno di legge sull'innalzamento dell'obbligo scolastico. Il provvedimento sarà infatti votato entro fine anno, subito dopo la conclusione dell'esame della finanziaria. I capigruppo si sono impegnati a fare altrettanto, anche pei' il disegno di legge «antiribaltoni» nelle giunte regionali: se la Camera lo approverà nei prossimi giorni il Senato cercherà di arrivare all'approvazione definitiva entro martedì 22. «La parità tra scuola statale e non statale è divenuta una specie di capro espiatorio di tutti i problemi della scuola, e l'istituzione di un sistema pubblico integrato è un banco di prova per una democrazia matura e il vero rispetto della libertà di scelta dei cittadini, anzi delle famiglie» dice intanto L'Osseivalorf romano. «Va detto in modo chiaro che non è vero che il sei-vizio pubblico e solo quello gestito dallo Stato, ma è anche la risposta ai bisogni dei cittadini data dagli enti locali o da altri soggetti, secondo la legge». Ir. ì.)

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