Ancora un minimo storico per 81 prezzo dei greggio

Ancora un minimo storico per 81 prezzo dei greggio Il barile scende a quota 9,42 dollari Ancora un minimo storico per 81 prezzo dei greggio Continua il ribasso della benzina La verde di Shell e Fina a 1730 lire MILANO. Continua inarrestabile il calo del prezzo del petrolio prodotto dai paesi esportatori aderenti all'Opec (ieri è stato raggiunto un nuovo record negativo) e continua la discesa del prezzo della benzina in Europa. Ieri, a Vienna, fonti del Segretariato dell'organizzazione che riunisce i paesi maggiori produttori di oro nero hanno riferito che il barile di greggio (159 litri) è stato venduto a 9,42 dollari contro i 9,69 dollari al barile della scorsa settimana. In novembre, ha precisato la stessa fonte, il prezzo medio del barile greggio Opec è stato di 11,19 dollari ben al di sotto del valore di 21 dollari ritenuto prezzo «ideale» dai paesi Opec. La parabola negativa del prezzo del petrolio alimenta il dibattito sulla riduzione della produzione con cui si pensa di poter comprimere l'offerta e dunque acilitare una ripresa dei prezzi, ma secondo una pubblicazione specializzata a novembre i paesi Opec hanno ha estratto 27,56 milioni di barili al giorno, 710.000 barili rispetto al precedente mese di ottobre. Questo dimostra l'esistenza di una spaccatura strategica in seno all'organizzazione, peraltro confermata dalle parole del presidente della compagnia petrolifera venezuelana Pdvsa, Luis Giusti, che ieri ha affeermato in una con¬ ferenza stampa che il suo paese è contrario alla proposta attribuita alla Libia di una sospensione temporanea della produzione di petrolio. Giusti ha comunque detto di ritenere corretto operare importanti riduzioni per salvare il prezzo del greggio almeno «a medio termine». L' esistenza di stock esistenti nei paesi sviluppati per almeno 7.000 milioni di barili, ha aggiunto, «lascia pensare a prezzi bassi del greggio per vari anni». Il presidente di Pdvsa ha detto infine che c'è attesa per una non meglio specificata «iniziativa» che prenderanno in settimana a Madrid i ministri dell'energia di Arabia Saudita, Messico e Venezuela. La conseguenza di tutto questo si vede nelle stazioni di rifornimento. Shell e Fina hanno annuciato infatti che da oggi scenderanno di 5 lire i prezzi di Super e Super senza piombo (la Fina taglierà dello stesso importo anche il gasolio, mentre aumenterà di 5 lire al litro il Gpl). I prezzi «consigliati» dalla Shell ai propri gestori sono dunque di 1.830 lire al litro per la benzina Super e 1.730 per quella «verde», mentre restano invariati il gasolio ( 1.355 lire al litro) ed il Gpl (900 lire). La Fina invece ridurrà a 1.830 la super, a 1.730 la super senza piombo ed a 1.355 lire al litro il gasolio. Il gpl aumenterà invece a 905 lire al litro.

Persone citate: Luis Giusti

Luoghi citati: Arabia Saudita, Europa, Libia, Madrid, Messico, Milano, Venezuela, Vienna