Putto sociale, parie la non-stop

Putto sociale, parie la non-stop i cardini: formazione, minor costo del lavoro, investimenti in infrastrutture Putto sociale, parie la non-stop Via oggi a Palazzo Chigi ROMA. Sarà presentata oggi la proposta del governo per il patto sociale. L'esecutivo ha convocato per le 15 a Palazzo Chigi tutte le 32 parti sociali firmatarie dell'accordo del luglio '93. Partirà cosi, come promesso, la trattativa non-stop per giungere alla firma del patto per il lavoro e lo sviluppo. Il presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha ultimato proprio ieri le verifiche con i collaboratori e i ministri competenti per mettere a punto la proposta che sarà presentata oggi. Il nuovo patto sociale poggerà sul rilancio del ruolo della formazione («nella ridefinizione dei meccanismi di welfare», come ha detto D'Alema a Vienna), sulla rimozione degli ostacoli all'attività delle imprese e su nuove reti di tutela per i lavoratori e le imprese, di fronte ai rischi «insiti nell'evoluzione recente delle economie occidentali». Ecco i punti principali del nuovo patto per lo sviluppo. FORMAZIONE: obbligo formativo fino a 18 anni, stages e apprendistato. Una sorta di formazione continua che potrà avvalersi di circa 400 miliardi per il '99 e impegni analoghi o superiori per gh anni successivi. CONCERTAZIONE: si punterà sull'appuntamento di primavera, a ridosso del Dpef (Documento di programmazione economica e finanziaria), con una successiva verifica a settembre per il varo della Finanziaria. La concertazione verrà allargata anche a livello territoriale. Palazzo Chigi istituirà una sede formale di monitoraggio «per controllare con puntualità e regolarità» l'attuazione degli impegni assunti dal governo stesso, dai singoli ministeri e dalle paiti sociali. LAVORO E IMPRESE: il governo punta a mettere gli assegni familiari e l'indennità di maternità a carico della fiscalità generale, allegerendo il costo del lavoro per un totale di circa 10 mila miliardi, ma senza aumentare la pressione fiscale. Allo studio anche il potenziamento della Dual Incoine Tax (Dit) a favore degli investimenti. «Le imprese vanno tutelate - ha detto D'Alema a Vienna - non già dal mercato, come troppo spesso è successo in passato, ma nel mercato come troppo poco accade oggi». ASSETTI CONTRATTUALI: «l'accordo del luglio '93 può essere sviluppato», spiegano i tecnici del governo. Saranno mantenuti i due livelli contrattuali, il primo per la tutela del salario reale e il seco.:do (aziendale e/o territoriale) per la redistribuzione della produttività. Potrebbe essere ridotta da quattro a tre anni la vvalidità del contratto nazionale, con lo svolgi- mento della contrattazione di secondo livello a metà percorso e con scadenza per tutti gli accordi nazionali il 31 dicembre. SVILUPPO E OCCUPAZIONE: saranno semplificate le procedure dell'intervento pubblico, mentre il governo disporrà la realizzazione di nuove infrastrutture. Ad aprile sarà fatta una programmazione per gli investimenti cofinanziati dal governo italiano e dall'Unione europea. In arrivo anche semplificazioni delle procedure per avviare nuove imprese. Alla vigilia dell'avvio della trattativa, il direttore generale del Tesoro Mario Draghi ha sottolineato come il metodo della concertazione sia decisivo per creare nuovi posti di lavoro. «La concertazione - ha detto in un intervento all'Università di Padova - ha costituito, con il miglioramento delle relazioni industriali e il contenimento della dinamica inflazionistica, il massimo contributo al risanamento del Paese. Oggi potrà essere fondamentale per coinvolgere l'iniziativa privata nella creazione di nuovi posti di lavoro». Draghi ha quindi ribadito la necessità, per l'Italia e per l'intera Europa, di «ridurre il carico fiscale al fine di rilanciare la crescita e l'occupazione, pur rispettando l'impegno al risanamento», [r. e. s.] II ministro del Lavoro Antonio Bassolino ha pronte le proposte per il patto del lavoro

Persone citate: Antonio Bassolino, D'alema, Dual, Mario Draghi

Luoghi citati: Europa, Italia, Roma, Vienna