Fazio; il pil rallenta, è ora di investire di Zeni

Fazio; il pil rallenta, è ora di investire Il governatore sprona le parti sociali alla vigilia del round finale sul patto per il lavoro Fazio; il pil rallenta, è ora di investire «Serve una nuova politica dei redditi» MILANO. Una nuova politica dei redditi per realizzare una condizione permanente di sviluppo che consenta una forte campagna di investimenti e crei nuova occupazione. Arriva dalla Spagna, da Madrid, l'ultima filippica di Antonio Fazio: il governo stringe i tempi per un nuovo patto sociale chiedendo la collaborazione ael mondo delle imprese e del lavoro, e il governatore della Banca d'Italia chiosa, precisa, suggerisce. E' ora di attivare, spiega, l'enorme risorsa del risparmio nazionale ma è anche ora, aggiunge, di aver più coraggio sul fronte della spesa pubblica. Investimenti e rigore, insomma. Oltre, ovviamente, a una flessibilità vera del mercato del lavoro che la Spagna ha avviato ma che in Italia stenta a decollare. Viaggio lampo, quello di Fazio a Madrid, invitato d'onore dalla camera di commercio italo-spagnola, insignito del premio Tiepolo '98. Strette di mano, ringraziamenti ma, al momento del discorso, ecco la sorpresa del governatore, non le solite parole di rito ma un'analisi macroeconomica in piena regola che s'inserisce nell'ormai lungo filone degli interventi «pesanti» a cui ci ha abituato Fazio: qualcosa di più di un semplice suggerimento di politica economica, quasi un invito accorato a non sottovalutare la drammaticità del problema occupazione. Una soluzione, dice, è possibile. «Soprattutto ora che spiega - la ritrovata stabilità pone le basi per conseguire tassi di crescita elevati e sostenibili dell'economia». Il quadro è noto: inflazione bassa, tassi al minimo, costo del denaro mai come oggi tanto conveniente. Sulla carta, «il momento giusto per compiere ulteriori progressi nella definizione di politiche volte a fronteggiare quella che è la più grave emergenza delle economie europee, la difesa e la creazione di lavoro, in primo luogo per le nuove generazioni». Certo, non tutto è rosa e fiori: le previsioni sull'andamento dell'economia mondiale, di quella europea e dell'economia italiana in particolare, insiste Fazio, «indicano «Bisognaall'enormdei rispI tassi lo p attingere serbatoio rmiatori rmettono» una marcata tendenza al rallentamento». Ecco perché - ed è questo il cuore della proposta che arriva da Madrid - può giocare un ruolo determinante il risparmio italiano che, ricorda il governatore, è uno dei più elevati al mondo. Suggerisce Fazio: «Da questa ricchezza può discendere un innalzamento dei livelli di occupazione, misura ultima del benessere e dello sviluppo del paese». Come dire, se la crescita del Pil (minore del previsto) da sola non basterà nei prossimi anni a fare da moltiplicatore a nuovi investimenti e quindi a nuovi posti di lavoro, perché non utilizzare l'enorme serbatoio del risparmio privato degli italiani? Altre vie, del resto, o sono state (inutilmente) battute o sembrano impossibili da battere. E qui, inevitabili, arrivano le punzecchiature del governatore sulla poutica finanziaria adottata dai governi: troppe tasse, pochi tagli. Si ripete, Fazio. «La correzio¬ ne è stata incentrata sulle entrate tanto che la pressione fiscale è salita dall'inizio del decennio di cinque punti percentuali», dice. E aggiunge: «Le spese primarie sono state ridotte di tre punti in rapporto al prodotto con tagli che hanno riguardato soprattutto gli investimenti e i trasferimenti alle imprese». Chiama a testimone l'amico Luis Angel Rqjo, Fazio, e il governatore della Banca di Spagna annuisce: «Vero, la Spagna ha fatto più dell'Italia sul fronte del risanamento dei conti pubblici». Morale: se in Spagna si è avuto un più alto tasso di investimenti e quindi di nuovi occupati, l'Italia è rimasta al palo, gli investimenti non sono decollati e l'occupazione è aumentata solo nel terziario, ma non in percentuale sufficiente a ridurre il tasso di disoccupazione medio che è anzi aumentato. E questo grazie anche a una maggior flessibilità del mercato del lavoro spagnolo: obiettivo non più rinviabile in Italia, ripete il governatore nel suo messaggio indiretto alle parti sociali. Armando Zeni «Bisogna attingere all'enorme serbatoio dei risparmiatori I tassi lo permettono» Il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio

Persone citate: Antonio Fazio, Luis Angel Rqjo, Tiepolo