«facciamo votare gli immigrati regolari»

«facciamo votare gli immigrati regolari» Oggi scadono i termini per la sanatoria: ci sono 350 mila richieste per 38 mila posti «facciamo votare gli immigrati regolari» // ministro Turco: spero che avvenga già nel '99 ROMA. Quaranta giorni di code, dal Nord al Sud, sotto i cieli gelidi di questo inverno. Oggi scade il termine per presentare quella domanda-àncora che, se accettata, eviterà il ritorno dei senza terra al mare aperto. Da oggi, nei commissariati, si finisce con i malori, le risse, la stanchezza. E' tempo di radunare la mole di richieste e di valutarle. Quanti immigrati hanno avuto fede nel miracolo? Una fonte del ministero dell'Interno riferisce: «Tra domande prenotate e domande presentate, siamo intorno alle 350 mila. Ma il dato certo si avrà soltanto tra qualche giorno. In ogni caso, la maggior parte delle richieste riguarda le prenotazioni: poi si dovrà verificare se chi si è prenotato abbia davvero tutte le carte a posto». I posti nel Bel Paese, per questo primo turno, sono 38 mila. Un numero che ha scatenato le critiche di molte associazioni di volontariato e di stranieri che fanno notare come dal «pacchetto» vadano escluse le strade preferenziali aperte per alcune etnie, in seguito ad accordi tra i governi: 6 mila posti agli albanesi, 1500 ai tunisini, 2500 ai marocchini. C'è comunque la possibilità per chi, pur disponendo di tutti i documenti in regola, non sia riuscito a entrare nella rosa dei prescelti, di ritentare con il secondo turno, quello per il 1999. «Del resto - commenta Giulio Calvisi, responsabile di Ds per l'immigrazione - non bisogna drammatizzare. Ora si penserà ai 38 mila e bisognerà trovare equi criteri di distribuzione sul territorio. Per il resto, il governo ha preso l'impegno di regolarizzare chi ne ha i requisiti e dunque anche le eccedenze, e troverà il modo di farlo». Occorrerà del tempo. Ci sono questure che hanno accettato prenotazioni fino a tutto il mese di giugno prossimo e tutte le domande dovranno essere esaminate. II ministro della Solidarietà sociale, Livia Turco, ha espresso la speranza che in questa legislatura si possa riprendere il tema del diritto di voto tanto degli immigrati quanto degli emigrati. E ha aggiunto: «Vogliamo fare del 1999 l'anno dei nuovi cittadini». Italia sempre più in mano agli stranieri? Spazi sempre più ristretti per i nostri lavoratori? Le cifre smentiscono la fobia da Paese invaso. Il sottosegretario al ministero dell'Interno, Diego Masi, tranquillizza la nazione: «Non siamo un Paese colabrodo. I dati aggiornati al 30 novembre scorso riferiscono di 47 mila clandestini respinti e di altri 43 mila espulsi con le intimazioni». Alle immagini di gente disperata, sorretta al momento dello sbarco dalle carrette dell'Adriatico, seguono altre che, per solito, non si vedono in tv: i clandestini, accolti e rifocillati, vengono smistati, per essere divisi da coloro che chiedono asi- lo, «poi - continua l'onorevole Masi - vengono subito inviati nel loro Paese». Qual è, dunque, il profilo dell'immigrazione oggi? L'ha tratteggiato il rapporto della Fondazione Cariplo-lsmu che mette in luce come, a differenza degli anni passati, la fuga dalle proprie radici sia sempre di più indotta da ragioni di sopravvivenza, per le condizioni di miseria dalle quali parte, o di persecuzione politica. Quanti sono gli immigrati che calpestano il suolo italiano? Secondo il rapporto, 888 mila regolari. Si arriva a oltre un milione con gli irregolari. Tra coloro che godono di permessi di soggiorno, il 50 per cento è concentrato in dieci province. In testa sono Roma e Milano e seguono, con circa 70 mila unità in meno, Torino e Napoli. In 60 province i regolari non superano le 5 mila presenze. Ci sono gli indesiderati: 4754 stranieri denunciati, nel '97, ogni 100 mila (a fronte di 1581 italiani ogni 100 mila) e 1951 stranieri arrestati (a fronte di 238). E ci sono i lavoratori, la maggioranza, quelli che si adattano a tutto, anche alle mansioni poco qualificate, perché quel «poco» è di gran lunga «di più» del niente che hanno lasciato. Daniela Daniele Secondo una ricerca il 50 per cento degli immigrati vive in dieci province [Fonte: «Rapporto annuale sulle migrazioni 1998», Fondazione Cariplo-lsmu] RESIDENTI CON PERMESSO DI SOGGIORNO TOTALE (AL ì 5 APRILE) 388 MILA 0r ROMA OUTRE 100 Ml LA MILANO TORINO OLYRE 30 Ml LA NAPOLI VICENZA 30MILA FIRENZE BRESCIA BOLOGNA ALTRE 60 PROVINCE MENO Dl S MILA STRAN11RI MMMMLMM OONI 1OO RESIDENT! ITALIA (MEDIA) IA ROMA E MILANO 3,6 STRANIERI IRREGOLARI STIMA 200-300 MILA PROVENIENZA . • REGOLARI: MAROCCO, EX JUGOSLAVIA E ALBANIA • IRREGOLARI: MAROCCO, ALBANIA E ROMANIA CRIMINALITÀ' * REATI PIÙ f REQUENTI: DROGA, FURTI, RICETTAZIONE •MINOR TASSO DI CRIMINALITÀ! LOMBARDIA OCCUPATI INDUSTRIA NORDEST 4* MILA NORD OVEST 34 MILA CENTRO 15 MILA

Persone citate: Daniela Daniele, Diego Masi, Giulio Calvisi, Livia Turco, Turco