Servizio militare, così cambia per gii studenti di Francesco Grignetti

Servizio militare, così cambia per gii studenti Entra in vigore dal primo gennaio una legge voluta dall'ex ministro Andreatta: tutte le norme per i rinvii Servizio militare, così cambia per gii studenti E'possibile fare il soldato due mesi dopo aver ottenuto il diploma ROMA. Cambiano le regole per il servizio di leva. Dal primo gennaio, in base a una vecchia legge voluta dal «professore» Beniamino Andreatta che entra in vigore, gli studenti che vogliono continuare gli studi e rinviare il periodo militare dovranno frequentare l'università sul serio e non vivacchiare alla vecchia maniera, un esame all'anno. L'innovazione è forte e riguarda i ragazzi che si sono immatricolati all'università dal 1° novembre scorso: se 0 corso di studi dura tre anni, il rinvio è possibile lino ai 25 anni; se di quattro anni, fino a 26 anni; se di cinque, fino a 27; se superiore, fino a 28 anni. Poi basta, si indossa la divisa. Ma le forze armate pretendono che lo studente sia coscienzioso. La prima richiesta va accompagnata con il certificato di iscrizione all'università. La seconda con un esame sostenuto. Alla terza richiesta di rinvio, bisogna presentarsi con tre esami universitari superati. Alla quarta richiesta, ce ne vorranno sei. E così via, tre esami in più alla volta. Ci sono poi codicilli per favorire i ricercatori, i dottorandi, gli specializzandi e pure i frequentatori di scuole post-universitarie. E ottengono il rinvio anche gli studenti di scuola media superiore. La novità è che gli studenti del quinto anno, se lo chiedono, possono anticipare la visita medica e partire due mesi dopo il diploma. Ossia nell'estate. Dieci mesi di naja e sono di ritorno. «Guadagnano tempo e sono ancora in tempo per iniziare l'università l'anno seguente», annuncia il ministero della Difesa. L'esercito, da parte sua, si impegna a favorire gli studenti universitari che decidessero di proseguire gli studi anche portando le stellette. E' previsto il caso di militari-studenti meridionali che siano iscritti in università del Nord: potranno chiedere l'avvicinamento alla sede di studio piuttosto che all'area di provenienza. Promettono, poi, i generali addetti alla leva, di far dimenticare le infinite perdite di tempo. Chiunque decida di tagliar corto, rinunciando al rinvio, sarà chiamato alla visita medica nel trimestre successivo. E partirà soldato entro il semestre che segue. Attenzione alle visite mediche, però. Dato che il sistema cambia, e non ci dev'essere più un lasso di tempo troppo lungo tra visita medica e arruolamento, la domanda di rinvio fa slittare tutto: sanitari e caporali. La fatidica «tre giorni» si farà al termine del periodo di rinvio. Modifica è annunciata anche per chi chiede di evitare il servizio militare. Oltre ai (pochi) casi tradizionali di dispensa, «qualora si prevedano eccedenze», si aggiungono il giovane con «difficoltà economiche o familiari, ovvero particolari responsabilità lavorative» e l'imprenditore «responsabile diretto e determinante della conduzione d'impresa». E' un articolo studiato appositamente per chi ha ottenuto finanziamenti. Infine una curiosità. Stava crescendo negli ultimi anni il numero dei giovani-bene che espatriavano per un breve periodo e rientravano in Italia a esonero ottenuto. Era un caso particolare studiato negli Anni Cinquanta per i nostri emigranti, ora utilizzato spregiudicatamente da molti figli di imprenditori. Cambiano le norme anche qui. Per ottenere la dispensa devono risultare all'estero, tramite documentazione del consolato, prima del compimento di 24 anni. E finiscono ugualmente sotto le armi se rientrano in Italia prima dei 27 anni. Francesco Grignetti Gli universitari devono dimostrare di aver superato 6 esami al quarto rinvio

Persone citate: Andreatta, Beniamino Andreatta

Luoghi citati: Italia, Roma