CHI SBAGLIA PAGA di Paolo Passarini

CHI SBAGLIA PAGA CHI SBAGLIA PAGA rito della proposta è apprezzabile. La proposta, invece, ci sembra sbagliata. Innanzitutto, è probabilmente illegittima sul piano giuridico: mentre è giusto che a firmare i contratti siano organizzazioni ampiamente rappresentative, il diritto di sciopero è - ed è bene che resti - una libertà individuale. Inoltre, cosa succede se a voler scioperare è una minoranza del 50% o anche solo del 40%? Ammesso la si possa fermare, il rischio di agevolare la formazione di sacche di scontento ingovernabile e antisistema è fortissimo. A questa obiezione un governo di sinistra come l'attuale dovrebbe essere particolarmente sensibile. D'Antoni si oppone all'applicazione di sanzioni contro i responsabli di azioni di lotta nei pubblici servizi che violino le regole liberamente stabilite dalle parti e codificatedalia legge 146. «Noi dob¬ biamo lavorare a prevenire la conflittualità, non a punirla», ha sostenuto D'Antoni. Ma poiché, in una società democratica, la conflittualità non può essere eliminata, occorre, appunto, regolarla. E non esiste regola se non esistono sanzioni contro chi la violi. Si vuole prevenire quanto più possibile? Giusto. Ma allora perché non applicare anche al settore dei pubblici servizi quella «contrattazione d'anticipo» che ha già ridotto del 90% la conflittualità nei settori privati? La vertenza non comincia con un'azione di lotta, ma con la presentazione di una piattaforma e l'immediata apertura di una discussione tra le parti. Solo dopo alcuni mesi, se non si registra l'intesa, partiranno le azioni di lotta. Nel frattempo, chiunque violi le regole, sarà chiamato a risponderne. Paolo Passarini

Persone citate: D'antoni