Rischio-amianto, i contributi

Rischio-amianto, i contributi ENSIONI PREVIDENZA! Rischio-amianto, i contributi IH I è stato detto che ai dipendenti adibiti nel passato alla lavorazione dell'amianto viene riconosciuta una agevolazione nel conteggio dei contributi. E' vero? Bartolomeo Villa Villastellone (TO) Sì. I periodi di lavoro con esposizione all'amianto sono valutati con il coefficiente 1,5. Vale a dire: ogni anno di lavoro è pari a un anno e mezzo ai fini del calcolo della pensione. Se se ne vuole andare, meglio l'aspettativa Dipendente da ente locale ho chiesto la pensione per fine '97. Ho 58 anni e una contribuzione inferiore ai 35 anni ma valida per la legge Dini. Ho chiesto la riammissione in servizio e dovrei andare in pensione dall'ottobre '99. Nel caso di dimissioni prima di tale data, mi verrà data ugualmente la pensione? Carla Giordano - Torino Certamente. Ma perché lei vuole perdere qualche altro possibile benefìcio? Nell'attesa, se non vuole più lavorare, non è meglio chiedere l'aspettativa senza assegni? In tal modo resta legata al rapporto di lavoro per ogni evenienza e raggiunge lo scopo di non lavorare. Il malato assente si giustifica Sono risultato assente a una visita medico-fiscale e mi sono dovuto presentare il giorno dopo alla visita di controllo. Mi è stato confermato il periodo di malattia ma ho dovuto presentare giustificazione al mio datore di lavoro. Perché? Massimo Ferrini - Cesena Evidentemente lei è un lavoratore che non viene pagato dall'lnps in caso di malattia. Se è vera questa mia intuizione allora è del tutto ovvio che la giustificazione dell'assenza venga presentata al datore di lavoro, cioè a chi paga la retribuzione durante la malattia. Se fosse stato assicurato con l'Inps, la giustificazione sarebbe stata presentata a tale Ente. Se vuole le dò la citazione legale per opportuno controllo: comma 14 dell'articolo 5 della legge 638 dell'I l/l 1/83. Senza giustificazione si perde la retribuzione per l'ntero periodo fino a 10 giorni e nella misura della metà per gli ulteriori eventuali giorni. Vietato lavorare fino a 70 anni Una mia parente è stata mandata in pensione perché ha raggiunto i 65 anni di età. Lei, però, aveva fatto richiesta di rimanere fino a 70 anni, avendo solo 23 anni di contributi. La richiesta è stata negata e l'avvocato sconsiglia azioni giudiziali perché potrebbero causare dei guai all'interessata. Franco Della Ducata - Gallipoli Il decreto legislativo 297/94, all'articolo 509 stabilisce che il personale in servizio al 1° gennaio '74 può essere trattenuto in servizio per raggiungere la pensione massima, comunque non oltre i 70 anni di età. E' molto probabile che la sua parente non fosse in servizio a tale data e quindi non rientri nelle guarentigie disposte dalla norma che ho richiamato. Non c'è altra spiegazione. Buonuscita rivalutata (ma senza interesso Ho ricevuto la rivalutazione della buonuscita (circa 14 milioni) ma senza interessi. Ho fatto ri corso al Tar Lazio ma l'attesa di venta sempre più lunga e snervante. Come giudicare il comportamento dell'Inpd3p? Scusi lo sfogo, ma è possibile essere trattati così dopo 40 anni di servizio? • Maria D'Amico - Varallo (VC) Mi auguro che il tribunale decida quan to prima. Purtroppo, questo è lo stato della giustizia italiana. L'Inpdap applica la legge che è, a livello di interpretazione letterale, contro i pensionati. In ogni caso è più che giustificato il suo sfogo. Il rapporto tra Stato-datore di lavoro e impiegati dovrebbe essere meno squilibrato e le persone dovrebbero essere trattate da cittadini e non da sudditi. A cura di MAURO SALVI

Persone citate: Bartolomeo Villa Villastellone, Carla Giordano, Dini, Ferrini, Maria D'amico

Luoghi citati: Cesena, Gallipoli, Torino