Fondi, i dubbi del pensionato

Fondi, i dubbi del pensionato LETTERE Fondi, i dubbi del pensionato s ONO un pensionato. I miei risparmi sono investiti in fondi Ducato Reddito e Ducato Euro. Da ottobre, questi fondi danno un rendimento ridottissimo e nel nuovo anno sarà ancora inferiore. Conviene ritirare la quota Ducato Reddito prima della distribuzione dell'utile di febbraio '99? Conviene reinvestire la somma in titoli di Stato, fondi azionari o altro? Giuseppe Costanzo - Roma I rendimenti dei fondi obbligazionari sono di certo bassi e non potrebbe essere altrimenti, posto che le obbligazioni rendono oggi intorno al 3,5%, e da questo livello occorre dedurre le commissioni di gestione annue dei fondi (mediamente intorno all' I % annuo). Disinvestire oggi significa cambiare decisamente tipo di investimento, in quanto ha poco senso liquidare le quote per investirle in titoli di Stato: la differenza in termini di redditosarebbe minima e sorgerebbe l'onere della gestione dei titoli anche sotto il profilo fiscale. Poiché lei è un pensionato, e quindi certamente punta a una certa sicurezza, l'unico cambio che potrebbe essere suggerito è quello di passare a un fondo bilanciato (meglmio se internazionale, con una quota, cioè, di investimenti all'estero), puntando sulla rivalutazione della parte azionaria del portafoglio del fondo, senza però correre eccessivi rischi. Il momento di vendita del fondo obbligazionario è indifferente: vendere prima della distribuzione dell'utile significa incassare una cifra superiore a quella che si otterrà dopo la distribuzione degli utili (in quanto la quotazione del fondo tiene conto giornalmente dei proventi del fondo). Risparmio gestito: trattenute del 12,5% Posseggo una gestione di fondi in una Sim milanese, il regime da me scelto è quello del risparmio gestito. Temo di subire una doppia imposizione fiscale,, una alla fonte (essendo le quotazioni dei fondi al netto del 12,50%) e una alla fine dell'anno da parte della Sim sull'incremento del portafoglio. G. M. - Torino Nessuna paura: il risparmio gestito è il sistema migliore proprio per evitare problemi al risparmiatore; e nel caso di gestione dei fondi non esiste alcun rischio di doppia tassazione. E' vero, infatti, che le quotazioni dei fondi sono espresse al netto dell'imposta (e quindi scontano il 12,50% sulle plusvalenze); ma è altrettanto vero che la legge entrata in vigore nel luglio '98, proprio per evitare un'ingiusta doppia tassazione, ha espressamente previsto il caso. E' stato infatti stabilito che, qualora la gestione si effettui su fondi, il risultato ottenuto dalla gestione sia enucleato dalla Sim in sede di calcolo dell'imposta: se, quindi, lei ottenesse un utile di 10 milioni dovuto esclusivamente a incremento del valore di quote di fondi, nulla dovrà esserle calcolato a titolo d'imposta. G. FERRARA - Torino Per le pensioni con decorrenza fino al 31 dicembre '92, il trattamento minimo spettava solo in base ai redditi personali (legge 638/83). Dal 1° gennaio '93 invece, in base al dlgs. 503/92, il diritto all'integrazione al trattamento minimo è determinato tenendo conto, oltre che dei redditi personali, anche del reddito dell'eventuale coniuge. Per ulteriori informazioni circa la sua posizione le consiglio di contattare la sede Inps. GABRIELLA MANINI I redditi di suo marito influiranno sulla sua futura pensione (almeno secondo l'attuale normativa) solo se sarà necessario determinare il diritto all'integrazione al trattamento minimo. Questo avverrà se l'importo di tale pensione, calcolato sulla base dei contributi versati, sarà inferiore a quello del trattamento minimo previsto per l'anno di decorrenza. Nel caso sia uguale o superiore, eventuali redditi personali e del coniuge saranno ininfluenti. G. CASSINELLI - Cortiglione (AT) L'articolo 59 della legge 449/97 ha stabilito che per i lavoratori autonomi l'accesso alle pensioni di anzianità, aventi decorrenza dal 1° gennaio '98, è determinato dal possesso del requisito contributivo di 35 anni e di quello anagrafico di 58 anni di età. Lo stesso articolo prevede però che, per il solo triennio 1998-2000, l'età richiesta è cu 57 anni e differisce di quattro mesi i previsti termini di accesso (le famose «finestre»). Maturando il requisito dell'età nel maggio '98, la decorrenza della sua pensione doveva essere 1'1/1/99, ma per via del previsto differimento sarà 1'1/5/99. LUCIANA COLLA-Torino In base a quanto dichiarato, lei dovrebbe avere già raggiunto il requisito contributivo necessario per avere diritto alla pensione di anzianità, ma non quello anagrafico. Ciò significa che potrà anda¬ re in pensione al compimento del 58° anno di età, come previsto dalla legge 449/97. La stessa legge dispone però uno slittamento della decorrenza effettiva della pensione, rispetto alla data in cui si matura il requisito (età più contributi), perciò potrà andare in pensione solo dall'1/1/2004. Circa l'altro quesito occorre precisare che si può parlare di riscatto contributivo solo in casi ben definiti dalla normativa in materia, e in ogni caso per periodi per i quali non c'è stata precedente copertura assicurativa; presumo invece che lei voglia intendere una ricongiunzione di contributi dalla gestione speciale lavoratori autonomi all'assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti (articolo 1 della legge 29/79), che però, nel suo caso, non può essere applicata, in quanto è necessario avere almeno cinque anni di contributi da lavoro dipendente immediatamente precedenti la domanda. R. B. - Bordighera (IM) Dall'analisi dei dati anagrafici e contributivi dichiarati, e in base a quanto disposto dalla legge 449/97 in materia, risulta che lei potrà usufruire della pensione di anzianità dall'1/4/2006. GABRIELLA M. - Torino Le finestre esistono anche per i lavoratori «precoci», con la differenza però, che per loro - relativamente all'età - si continua ad applicare quanto previsto dalla legge 335/95. Si tratta, in effetti, di uno «sconto» sul requisito anagrafico rispetto ai lavoratori «non precoci». Secondo i dati da lei dichiarati, la sua pensione di anzianità decorrerebbe dall'1/10/98. Hanno collaborato: GIANLUIGI DEMARCHI L'ufficio stampa INPS A CURA DI GLAUCO MAGGI

Persone citate: Gabriella Manini I, Giuseppe Costanzo

Luoghi citati: Bordighera, Cortiglione, Roma, Torino