SALA BOLAFFI

SALA BOLAFFI SALA BOLAFFI Mmiagini fiabesche e incantate firmate da Francesco Tabusso UN nuovo spazio per l'arte a Torino. L' 11 sarà aperta, con un'inaugurazione ad inviti, la Sala Bolaffi in via Cavour 17. Qui, con apertura al pubblico dal 12, siarà ospitata una mostra che raccoglie l'opera di Francesco, Tabusso. Curata da Angelo Mistrangelo e promossa dall'assessorato alla Cultura della Regione, la mostra è un omaggio ad uno degli allievi di Felice Casorati. Una scelta di immagini che nell'intento del curatore vogliono testimoniare «il senso di un'arte dalle immagini fiabesche e dalle atmosfere incantate». Profili di ragazze, boschi di betulle, crocifissioni, pale d'altare, feste campestri, interni, oggetti di uso comune che illustrano «la volontà interiore - si legge ancora nel testo - di comunicare l'emozione di un incontro o la scoperta di una natura amica». Nato a Sesto San Giovanni nel 1930, Tabusso fu allievo di Casorati dal 1949 al 1954, insegnò poi al Liceo Artistico e all'Accademia di Torino e Bergamo. Intensa anche l'attività espositiva con la partecipazione a numerose Biennali di Venezia tra il 1954 e il 1966, oltre alla Quadriennale di Roma, la Biennale del Mediterraneo ad Alessandria d'Egitto, la Triennale dell'Adriatico e la Mostra Internazionale di Mosca. Gli appuntamenti che hanno raccolto la sua attività: nel '91 a Palazzo Mazzetti ad Asti e nel '97 a Palazzo Salmatoris a Cherasco. L'allestimento della mostra, curato dall'architetto Luciana Rossetti, ha voluto ricreare l'atmosfera dello studio torinese dell'artista. [1. p.] Tabusso, Sala Bolaffi, via Cavour 17 da martedì a domenica 10,30-19 Chiuso il lunedì Per informazioni tel. 011 /4322063 Fino al 14 febbraio Catalogo di Giulio Bolaffi Editore Qui sopra due o/htc di Silvano ( ritardi (a sinistra) e di Tabusso