SICURI CON GLI ARTICOLO 31

SICURI CON GLI ARTICOLO 31 PALASTAMPA SICURI CON GLI ARTICOLO 31 Venerdì 11 la manifestazione contro le stragi del sabato OPO «oh mamma, mi ci vuol la fidanzata», potremmo sentir presto cantare «oh mamma, mi ci vuole il casco in testa»: gli Articolo 31 suonano venerdì 11 dicembre al Palastampa, lato grande (ingresso da corso Grande Torino), in una serata per sensibilizzare i giovani sul tema della sicurezza sulle strade. S'inizia alle 19 con due gruppi-spalla (Gemelli Diversi e XSense), il costo del biglietto è basso ( 15 mila lire), non ci sono diritti di prevendita per venire incontro a portafogli che s'immaginano non pingui. Hip hop contro le stragi del sabato sera, pensieri e parole per non farsi più male dopo la discoteca, una pillola d'ecstasy in gola e una strada che all'improvviso si mette a ballare: la serata è stata organizzata dalla Regione assieme al Comitato per il trattamento dei Traumi cranici. Coordinato da Giuliano Faccani, primario di neurochirurgia al Cto, il comitato ha avviato due progetti per prevenire e curare i danni causati dagli incidenti stradali. I nomi saranno un po' improbabili («Patatrac», Piemonte Aosta tomografia assiale trauma cranico, e «Bip bip», brain injury protection and prevention, prevenzione e protezione dai traumi cranici) ma, spiega Faccani, «i giovani devono capire che è troppo stupido buttar via così la vita». E l'assessore Leo assicura: «Ci saranno anche altre manifestazioni, ma il programma non è ancora definito: partiremo nel '99». Durante lo show si riderà (la serata sarà presentata dal cabarettista Cesare Vodani), ma i ragazzi ascolteranno anche gli inviti a mettere la cintura in auto e il casco in motorino. Il gruppo milanese leggerà poi qualche cifra: ogni anno ci sono 350 casi di traumi cranici su 100 mila abitanti, per lo più giovanissimi. «Ma oggi - dice Faccani - c'è un medico pronto a intervenire in ogni ospedale del Piemonte». Il resto sarà musica degli Articolo 31, che suoneranno brani del loro ultimo album, «Nessuno». Non è la prima volta che il gruppo composto da Alessandro Sleotti, detto J.Ax., e Dj Jad, mette le sue note al servizio di una causa sociale. Nel febbraio del '97 si opposero in un concerto a Milano all'idea del sindaco di far firmare un appello contro spray e aerosol dei graffitisti. Ma spesso la loro musica, un misto di hip hop, funky, rap, è al servizio di vere e proprie prese in giro. Citazioni di Gaber contro i perdigiorno («Perfino al bar del Giambellino, dicevan che ero un mago... mi chiamavan Drago»), beffe a idoli pop tipo Nek («Fidanzare Nek è un'ingiustizia per la popolazione femminile») e il sospetto, avanzato da qual- cuno, che questo mix di gusto della citazione e fascino dello sberleffo sia in realtà una «furbata». L'assessore Leo e il dottor Faccani non entrano nel merito della «querelle»: loro sperano che il concerto dell' 11 aiuti i giovani a mettere la testa a posto. Cioè, nel casco. U.i.l Qui a fianco gli Articolo 31 protagonisti di una sciala al Palaslam/Ki i":r sensibilizzare i giovani sul tema (Iella sicurezza stradali1

Persone citate: Alessandro Sleotti, Cesare Vodani, Faccani, Gaber, Gemelli Diversi, Giuliano Faccani

Luoghi citati: Aosta, Milano, Piemonte, Qui, Torino