L'operetta di Lehàr va in scena per i «Pomeriggi» e per il festival

L'operetta di Lehàr va in scena per i «Pomeriggi» e per il festival LA VEDOVA E' SEMPRE ALLEGRA L'operetta di Lehàr va in scena per i «Pomeriggi» e per il festival ADAME Hanna Glavari, in arte la Vedova Allegra, è di nuovo a Torino, sul palcoscenico del Teatro Alfieri, in una delle sue non infrequenti visite. Succede sabato 12 alle 15,30 (per «Pomeriggi a teatro») e alle 20,45 e domenica 13 alle 15,30, nell'ambito del Festival dell'operetta. I motivi dell'inossidabile successo del capolavoro di Franz Lehar sono molti e non tutti si possono ricondurre alla semplice perizia compositiva - peraltro indiscutibile - del maestro o alla brillantezza della trama: molti lavori di questo genere hanno analoghe caratteristiche. Piuttosto, la fortuna della «Vedova» è legata al fascino che traspira dalle melodie venate di malinconia e al perfetto rapporto tra idea musicale e sviluppo drammatico dell'azione. L'allestimento è curato dalla Compagnia Italiana di Operette, ospite costante del Festival dell'Alfieri: nei moli principali cantano e recitano Massimo Bagliani e la soubrette Mariarosa Congia, af- fiancati da Loredana Mele, Adriana Casartelli, Giancarlo Pavan, Luciano Andreutti e Armando Carini. Il corpo di ballo degli International Dancers si muove sulle coreografie ideate da Serge Manguette, mentre l'orchestra è diretta da Francesco Cavaliere. I prezzi: la platea costa 40 mila lire (ridotto 32 mila), la galleria 32 mila (ridotto 26 mila). Informazioni presso la biglietteria dell'Alfieri tutti i giorni dalle 9 alle 19 al numero 011/562.38.00. Alfredo Ferrerò Fotu .sopra: Mariarosa Congia è al antro. In alto: Koll-Proclnner

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