«GRAM, RESTA CON NOI!»

«GRAM, RESTA CON NOI!» LO DICO A TORINOSETTE «GRAM, RESTA CON NOI!» «Quell'area pedonale» «I vigili dei miei sogni» L'ultimo spettacolo? Che dire, se non: Peccato! Molto spesso abbiamo condiviso le suggestioni de «Il Film della settimana». Abbiamo creduto che si potesse parlare di cinema per parlare d'altro e viceversa. Rischiare di non essere capiti, ma non essere dei precotti. E poi lo stesso cognome (GRAMellini) è per noi una garanzia di serietà. Vorremmo far giungere a GRAMellini il ringraziamento per i suoi pezzi e un augurio per il suo futuro lavoro. Se ci è concesso l'ardire: PLAY IT AGAIN, GRAM! Franco Musei, Torino Lo rivogliamo. Subito Non ci stiamo. No, no, no e poi no. Toglieteci tutto, ma non Gramellini. Vabbé che è diventato direttore, ma perché ci ha abbandonati? Non accettiamo scuse. Rivogliamo Gramellini. Tutto, e subito. G.A.G - Gruppo d'Azione Gramellini Porche l'interrogazione Grazie per il «vispo»; in un periodo di tromboni prestati alla politica, è un aggettivo che mi può solo far piacere. L'articolo «I privilegi e i bisogni» («TorinoSette» n. 516), carico di ironia, segno di intelli¬ genza del cuore, mi impone di rispondere. Innanzitutto, è bene portare a conoscenza il fatto che ha promosso la nostra interpellanza. Negli stessi isolati dove è stato realizzato il «Palabig» operano alcune associazioni che svolgono attività di formazione per giovani in cerca di occupazione; nei giorni del «fattaccio» per allestire un'aula questi giovani si sono dovuti portare a spalla per centinaia di metri mobili e attrezzature. Da qui la richiesta che a tutti siano garantite le stesse opportunità. Non so se il dr. Ferrerò abbia diritto di usare il martello pneumatico sul suolo pubblico, ma certamente il giovane disoccupato Ferraris (ogni riferimento è puramente casuale) ha diritto di essere trattato come gli organizzatori del Cinema Giovani. Con stima, e sperando di incontrarla, anche assieme agli amici Lospinuso e Chiavarino, le porgo cordiali saluti. Mauro Battuello, Torino Sogno o realtà Mi sono addormentato sul sedile della mia auto parcheggiata in via Corradino a ridosso di piazza Bengasi. Effettivamente esiste il segnale che vieta la sosta, ma la via è talmente larga e neanche troppo trafficata, che una fila di ferraglia con le ruote è assolutamente ininfluente. Mentre dormivo saporitamente la mia mente si immergeva in un morbido sogno... sognavo che «fenomenali» civich intervenivano prontamente a multare ed asportare le automobili comodamente parcheggiate in riva al mercato di piazza Bengasi, in quel tratto dove via Nizza muore e diventa Moncalieri: questa sì, arteria trafficatissima e bisognosa di corsie pulite, non ingombrata da ferraglia con le ruote o cassette di legno che «tengono il posto» a qualche ambulante buontempone. Sognavo «immargescibili» civich che correvano immediatamente a liberarmi il portone del garage (situato anche lui in riva al mercato), preso in ostaggio da un paio di clienti dei negozi (o del mercato) un po' disattenti, così che anch'io potevo andare in giro per tutta la piazza con la mia vettura, divertendomi come un depravato. Sognavo che «rudolphgiulianissimi» civich, oltre che allontanare i 23/24 parcheggiatori abusivi che giornalmente rallegrano il parcheggio in riva al mercato (per carità, uno splendido ed affiatatissimo gruppo al quale si può tranquillamente lasciare dei quattrini così da poter ritrovare intatte le lamiere vetturifere...), addirittura liberavano la piazza/camping dai vari furgoni, camioncini e camper che fungono da ricovero per qualsiasi viandante passi nella nostra contea. Mi sono svegliato e sul parabrezza ho trovato una giustissima multa da L. 58.000 che, «meticolosissimi» civich... Fabrizio Miletto, Torino Lettere a «Lo dico a TorinoSette» via Marenco 32,10126 Torino oppure fax 011/663.90.36

Luoghi citati: Moncalieri, Torino