Il vincitore della poliomielite

Il vincitore della poliomielite SABIN Il vincitore della poliomielite Albert Bruce Sabin SU una colonna della XVIII dinastia egizia sono attestati casi di paralisi poliomielitica che inducono a pensare alla presenza della malattia nell'antichità: un'affezione che solo alla fine del Settecento compare nei trattati di anatomia patologica e che oggi, grazie a scienziati come Jakob von Heine, Rilliet, Barthez, Kussumaul, Landsteinez, Popper, Amstrong e Frank Gollan, e agli scopritori dei vaccini, Salk e Sabin, è quasi debellata in tutti i Paesi del mondo. «Un buon ricercatore deve avere un'enorme curiosità, tenacia e una grande onestà. Se una sua scoperta gli sembra troppo bella per essere vera, ci sono buone possibilità che non lo sia»: queste parole Albert Bruce Sabin, lo scienziato americano di origine polacca morto 5 anni fa, ripeteva a chi lo intervistavano sulla realizzazione del vaccino e sul perché non avesse mai ricevuto il Nobel. Il premio fu invece dato nel 1954 ai ricercatori statunitensi John F. Enders, Frederick C. Robbins e Thomas H. Weller, per i loro studi sulla coltivazione del virus della poliomielite in colture di tessuti animali. Sabin è' stato uno dei più grandi ricercatori della medicina del '900. A lui l'umanità deve la preparazione del vaccino attenuato orale contro la poliomielite. Dimostrò l'innocuità dei virus attenuati (assumendoli egli stesso e somministrandoli alle proprie figlie) e si impegnò nella diffusione del vaccino, adottato soprattutto in molti Paesi in via di sviluppo. Sabin nacque nel ghetto di Bialystock, in Polonia, il 26 agosto 190S. Figlio di un artigiano ebreo, emigrò a 15 anni in America. A vent'anni era uno studente modello di Odontoiatria alla New York University, ma dopo aver letto I cacciatori di microbi di Paul de Kruif ne rimase affascinato tanto da cambiare facoltà. Dopo la laurea in medicina andò a lavorare all'Università di Cincinnati (dove sarebbe rimasto per trent'anni) e divenne assistente del dottor William Parcker. Ma perché scelse di studiare la poliomielite? «Iniziai quasi per caso - spiegò in più occasioni Avevo appena terminato gli studi alla facoltà di Medicina a New York nel 1931 quando scoppiò l'epidemia di polio». Fu in questo periodo che il giovane microbiologo fece la sua prima scoperta: dimostrò che la sede • prediletta del poliovirus è l'apparato intestinale e non quello polmonare. Reperì e catalogò ben 2700 diversi ceppi virali e stabilì che essi rientrano tre tipi. Il vaccino Sabin fu introdotto prima in Unione Sovietica e nei Paesi dell'Est, nei quali nel 1961-'62 non si verificò nessun caso di polio. Dopo questi risultati e dopo che in un precedente esperimento non si verificò alcun caso di polio nei 181 mila bambini di Cincinnati sottoposti a questo tipo di vaccinazione, il vaccino Sabin fu introdotto anche negli Usa. In Italia arrivò nel 1964, ma l'obbligatorietà della vaccinazione fu solo due anni dopo: questo ritardo fu causa di quasi 10 mila casi di polio, con più di mille decessi e ottomila paralisi. Nella sua lunga carriera Sabin ricevette ben 40 lauree ad honorem in diversi Paesi. Ernesto Bodini Albert Bruce Sabin

Luoghi citati: America, Cincinnati, Italia, New York, Polonia, Unione Sovietica, Usa