Guccini, Flaubert e il mulino (bianco?)

Guccini, Flaubert e il mulino (bianco?) Guccini, Flaubert e il mulino (bianco?) IL Mulino chiuse nel '58 ricordano le Cròniche epafàniche -, anche oggi quando vedo quelle moli inerti ancora coperte di polvere grigia e la grossa macina fuori scartata, le anelle attorno a casa che non reggono più i muli e i ròdi sotto casa che perdono i catini con le leve che arrugginiscono e il bancone che pencola e le paratoie saldate dalle incrostazioni calcaree e il bottàccio secco e terroso pieno d'erbe e di lucertole viene una grande voglia di far correre ancora l'acqua e dar la molla alle macine, a tutte e cinque, a quella da granturco, alla Paola, a quali'altra da grano, a quelle due da roba nera e castagne, e sentire il rumore delle battole che sbatacchiano e mandano giù la roba stessa che si frantuma fra le due pietre e i palmenti che si riempiono, e aprire la porta dei ròdi e vedere i catini impazziti che ruotano sul puntone appoggiato alla bronzina e lanciano acqua da tutte le parti in uno schiumeggiare cantante che finisce nel fosso sotto 1 casa del gorello ed emerge 1 cinquanta metri più sotto...». Le parole di Francesco Guccini rinnovano il quadro e la memoria di un'invenzione antica (la ricorda in epoca classica già Antipatro di Tessalonica in una poesia dell'Antologia Palatina) che diventò vera innovazione tecnologica soltanto nel Medioevo, quando il mulino ebbe una diffusione che oggi potremmo paragonare a quella del frigorifero o della lavatrice nel boom economico. Oggi, ma anche ieri, quando Gustave Flaubert nel Dizionario dei luoghi comuni alla voce mulino scriveva che «sta benissimo nei paesaggi». A parte gli spot pubblicitari o le ristrutturazioni contrabbandate spesso per archeologiche e industriali, ben poco resta e lo stesso ricco vocabolario dell'arte bianca si annebbia. Pochi sanno che il mugnaio, la cui iconografia ricorda la tranquillità di chi sa che altri lavorano per lui, doveva faticare con ritmo quasi settimanale per ravvivare le macine, abilmente scanalate per frantumare i chicchi. Vittorio Marchia Politecnico di Torino his I

Persone citate: Flaubert, Francesco Guccini, Guccini, Gustave Flaubert

Luoghi citati: Torino