Cerca E.T. nel tuo computer

Cerca E.T. nel tuo computer PROGETTO DELLA PLANETARY SOCIETY Cerca E.T. nel tuo computer Nel '99 milioni di personal a caccia di extraterrestri NEL film «Contact» Jodie Foster scopre i primi segnali radio di una civiltà extraterrestre mentre armeggia con un computer portatile. Non è detto che le cose»debbano andare per forza diversamente: entro febbraio '99 tutti i possessori di un personal computer collegato a Internet potranno dare il loro contributo alla ricerca di intelligenze extraterrestri (Seti, Search for Extra Terrestrial Intelligence). Chiave di tutta l'operazione, denominata «SETI@home», sarà un salvaschermo, uno di quei piccoli software che si mettono in funzione quando il personal computer viene lasciato inattivo per qualche minuto. Ma il SETI@home è più ambizioso: cercherà segni di vita intelligente al di fuori della terra. . Il progetto è portato avanti dalla Planetary Society in collaborazione con il programma Serendip, dedicato alla caccia di segnali radio intelligenti in arrivo dalle stelle vicine. Gli scienziati di questo gruppo, appartenente all'università californiana di Berkeley, usano il radiotelescopio di Arecibo, il più grande e sensibile strumen- to del mondo. Anche se solo una parte delle sue capacità è dedicata a questo studio, la quantità di dati raccolta dall'antenna, costruita all'interno di una valle, è enorme. Milioni di radiofrequenze vengono ascoltate contemporaneamente alla ricerca di quelle caratteristiche che dovrebbero distinguere un segnale naturale da uno artificiale. L'analisi di circa 35 gigabyte prodotti ogni giorno è per il momento affidata a un supercomputer capace di 200 miliardi di operazioni al secondo. Ma non è sufficiente per una ricerca capillare. Così è nata l'idea di coinvolgere anche i milioni di personal computer collegati ad Internet in tutto il mondo. Ognuno di essi riceverà una piccola parte dei dati e lavorerà solo su quella. In pratica, chi volesse partecipare a SETI@home dovrà prima di tutto prelevare via Internet il software necessario e i primi dati da analizzare. Il sito è: http://setiathome.ssl.berkley. edu Lo spazio occupato sul proprio hard disk sarà di appena 20 megabytc. Installato il tutto sul computer, le operazioni andranno avanti automaticamente. Ogni volta che il computer resterà incustodito, magari per la pausa del caffè o per il pranzo, il programma partirà ed esaminerà le informazioni ricevute da Arecibo, il tutto mentre lo schermo mostrerà la zona del cielo esplorata e altre informazioni curiose sul progetto. Può sembrare solo un complicato videogioco, anche perché i produttori di Star Trek ne sono sponsor, ma fa emergere un fatto poco noto: facendo lavorare insieme i piccoli computer collegati a Internet (decine di milioni) si può ottenere una potenza di calcolo enorme, che è già stata sfruttata per qualche progetto sperimentale. Americo Bonanni Basterà prelevare da Internet i dati Seti e un «salvaschermo»

Persone citate: Americo Bonanni, Jodie Foster

Luoghi citati: Berkeley, Internet