Bernabò scioglie il nodo Murdoch, anche Cecchi Goti in linea? di Valeria Sacchi

Bernabò scioglie il nodo Murdoch, anche Cecchi Goti in linea? I NOMI E GLI AFFARI Bernabò scioglie il nodo Murdoch, anche Cecchi Goti in linea? Mentre Andrea Zizola, giovane ex stagista a II Sole 24 Ore, approda nel gruppo dei portavoce della Banca Centrale Europea, un altro italiano raggiunge la presidenza dell'Efa, Federazione europea delle Case d'Asta: è Casimiro Porro, presidente dell'Anca nonché grande azionista e patron di Finarte. Nei più angusti confini della patria Paolo Savona si appresterebbe invece a subentrare nel consiglio Telecom, come rappresentante del ministero delle Poste, a Alessandro Ovi, uomo vicino all'ex presidente del Consiglio Romano Prodi. La scelta è del neo ministro delle Telecomunicazioni Salvatore Cardinale che, si sussurra, vorrebbe assicurare un posticino in Stream al «terzo polo» di Vittorio Cecchi Gori. E questo Paolo Savona Rupert Murdoch per permettere al padrone di Telemontecarlo non solo di non restare fuori dal gioco delle «piattaforme digitali», ma di sedere vicino a Rupert Murdoch che, oltre a trattare con Franco Bernabò per sbarcare sul mercato italiano, è riuscito a ricucire anche i rapporti (interrotti da cinque anni) con la Cina, dove si è appena incontrato con il presidente Jiang Zemin. In sintonia con la nuova ossessione occupazionale, Tiziano Treu, passato con il governo di Massimo D'Alema alla guida del ministero dei Trasporti, affossa con una battuta («Nessun taglio agli esuberi») il piano di risanamento delle Ferrovie cui, con grande pazienza, lavorano da mesi il presidente Claudio Demattè e l'amministratore delegato Gian¬ carlo Cimoli Sconfessando, senza batter ciglio, i programmi varati dal governo retto da Prodi, di cui lui stesso era membro di primo livello come ministro del Lavoro. Ora, quanto resisteranno i vertici delle Ferrovie al loro posto? Nessuno lo sa, ma pochi scommetterebbero oggi sulla loro durata. Del resto qualcuno sussurra che sarebbe già pronto un giro di poltrone: l'anuninistratore delegato di Alitalia Domenico Cempella trasmigrerebbe alle Ferrovie, lasciando spazio in Alitalia per Giancarlo Elia Valori. Il quale, oltre a sognare da anni di guidare la Compagnia di bandiera, è presidente di una società: le Autostrade che l'Iri, come ha riconfermato il presidente GianMaria Gros Pietro, cederà presto ai privati. Franco Visto il ven- Bernabè Claudio Demattè to che tira sui grandi gruppi pubblici, ci si chiede cosa succederà alle Poste, tradizionale serbatoio di voti della Prima Repubblica, dove il neo amministratore delegato Corrado Passera ha appena varato un importante piano di ristrutturazione. Una dubbio allarmante, soprattutto considerando quello che sta accadendo oltre frontiera dove il presidente di Deutsche Post, Klaus Zumwinkel, ha appena lanciato un'offerta da 1800 miliardi per acquistare dalla famiglia Werzinger la svizzera Danzas, terzo spedizioniere al mondo per fatturato e rete di servizi. Altro settore preso di mira: le fondazioni bancarie, sulle quali il dibattito sta raggiungendo il diapason dell'isteria. Ingigantito dall'intervento critico del presidente del¬ l'Antitrust Giuseppe Tesauro e dai dubbi sollevati dalla Confindustria di Giorgio Fossa. Non sarà facile per il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi riuscire a far passare, prima delle vacanze di Natale, la legge che dovrà regolamentare questi potentati. Mentre le Borse del mondo si avviano a chiudere il 1998 in tono minore, il grande mago di Wall Street e padre degli hedge funds, George Soros, getta la spugna. Ammette, a sessantotto anni, di «aver perso la mano, di sentirsi come un vecchio ballerino» che non riesce più ad avere lo scatto di un tempo. Tradito dalla Russia, il suo «più grande errore». Intanto su Ltcm, l'hedge fiind fondato da John Meriwether e salito agli onori della cronaca per Giancarlo essere stato Cimoli salvato in extremis, un attimo prima del fallimento, da un intervento del presidente della Fed Alan Greenspan, avrebbe messo gli occhi il principe saudita Al Waleed, quello di Mediaset e della spada donata a Silvio Berlusconi. Disposto, sembra, a rilevarlo purché a buon mercato. Appuntamento martedì per il consiglio di amministrazione della Snia presieduta da Umberto Rosa, che dovrebbe convocare l'assemblea straordinaria della società per i primi mesi del prossimo anno. In quell'occasione i due nuovi azionisti, Luigi Giribaldi e Cornelio Valetto, chiederan- no di essere rappresentati in consiglio. Secondo indiscrezioni, uno dei loro uomini in Snia sarà Riccardo Ruggeri, già arrnmnistratore delegato di New Holland. Dopo il gemellaggio con Manfredonia, la Marca Trevigiana guarda alla Sicilia e a Riesi. Dove, per l'avvio di una joint-venture nell'abbigliamento tra la Magreb di Treviso presieduta da Giovanni Tempestini e l'imprenditore siciliano Piero Capizzi, si è mosso il presidente degli industriali della Marca, Nicola Tognana. E in tema di gemellaggi, oggi Gabriele Albertini, sindaco di Milano, firmerà quello tra la città meneghina e Taegue, la «Milano» della Corea. Per l'occasione sarà presentato anche il volume di Corrado Letta, consulente della Banca Asiatica di Sviluppo, su «Corea: dal microcosmo alla globalizzazione», con prefazione del ministro degli Esteri Lamberto Dini. Valeria Sacchi Cornelio Valetto Paolo Savona Rupert Murdoch Franco Bernabè Claudio Demattè Giancarlo Cimoli Corrado Passera Domenico Cempella Cornelio Valetto

Luoghi citati: Cina, Manfredonia, Milano, Riesi, Russia, Sicilia, Treviso