Tutte le lfi ordinarie nella Giovanni Agnelli e C

Tutte le lfi ordinarie nella Giovanni Agnelli e C La famiglia stringe i ranghi. Aumentato il capitale sociale dell'accomandita (da 215,1 a 261 miliardi) Tutte le lfi ordinarie nella Giovanni Agnelli e C E il 21 partirà l'Opa da 2600 miliardi su Exor TORINO. La famiglia Agnelli stringe i ranghi. Ieri, l'assemblea straordinaria della Giovanni Agnelli e C, l'accomandita che riunisce la famiglia, ha deliberato all'unanimità (erano presenti circa 60 soci) l'aumento del capitale sociale da 215,1 a 261 miliardi di lire e l'emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie di 24 miliardi circa, a fronte del conferimento di 10,6 milioni di azioni ordinarie Ifi, pari al 17% del capitale ordinario. L'operazione sul capitale, infatti, è finalizzata proprio all'acquisto delle Ifi ordinarie che ancora non sono custodite nella cassaforte di famiglia (oggi la quota controllata dall'accomandita ammonta all'82,45%). In questo modo, confluiranno nella Sapa Giovanni Agnelli e C. le quote di tutti i 70 membri della famiglia. L'acquisizione più rilevante riguarda la quota (quasi 3,3 milioni di ordinarie Ifi, pari al 5,3%) di Maria Sole Agnelli, che aumenterà così la sua partecipazione all'accomandita da cui, in un primo momento, era rimasta fuori salvo poi conferire, due anni dopo, già metà del suo portafoglio Ifi. Dopo l'operazione, perciò, non ci saranno più Ifi ordinarie al di fuori del forziere dell'accomandita e questo spiega la mo- difica dello statuto, approvata ieri dall'assemblea; viene meno, infatti, la clausola, ora superflua, che prevedeva l'obbligo di comunicare alla società l'offerta in vendita di azioni soltanto nei tre mesi antecedenti la chiusura di ogni esercizio sociale. Ma non sono solo queste le decisioni assunte dall'assemebla nella riunione di ieri, durata poco più di ima quarantina di minuti. E' stato annunciato, infatti, che l'offerta pubblica di acquisto da 2600 miliardi sulle azioni dell'Exor group, la controllata quotata alla Borsa lussemburghese, partirà il prossimo 21 dicembre. Anche questa mossa, del resto va inquadrata nelle operazioni di rafforzamento dell'accomandita di famiglia, in vista dei prossimi appuntamenti, tra cui spicca l'imminente revisione del controllo in Fiat, oggi garantito da un patto di sindacato tra Ifi, Ifil, Deutsche Bank, Mediobanca e Generali. La razionalizzazione della catena di controllo del gruppo, infatti, si combina con l'obiettivo di arricchire la cassaforte di famiglia in vista delle partite imposte dall'economia globale. L'offerta pubblica d'acquisto da 2600 miliardi lanciata sulla Exor, la controllata lussemburghese consentirà all'accomandita di dotarsi di un patrimonio ben diversificato, sia sul piano geografico che settoriale: in Exor, oltre ad una ricca liquidità, ci sono infatti, partecipazioni che spaziano dal turismo (il 19% del Club Med), ai vigneti di Chateau Margaux, all'immobiliare (il 20,5% del Rockefeller Center di New York) ad altri investimenti bancari, finanziari e industriali in due continenti. Dopo l'operazione sulla controllata lussemburghese, l'accomandita, irrobustita dal punto di vista patrimoniale dall'opa sull'Exor group (di cui controlla già, attraverso Tifi, il 24,8% del capitale ordinario) potrà così accingersi a rafforzare la sua presa sull'Ili, di cui controlla il 100% delle ordinarie. A sua volta Tifi, poi, ha la maggioranza assoluta, il 50,9%, deh'lfil; attraverso le sue leve finanziarie, infine, il gruppo controlla la partecipazione, attorno al 4% in San Paolo-Imi e la quota in Telecom. Dopo il riassetto l'accomandita Giovanni Agnelli e C. è in grado di andare a rivedere il patto di sindacato, ormai in scadenza. Un riassetto preceduto dalla recente delibera del consiglio Fiat per un aumento di capitale finalizzato alla «stock options», ovvero le azioni, 36,5 milioni in tutto, da distiibuire ai managers nel caso siano raggiunti determinati obiettivi di bilancio. [u. b.] Giovanni Agnelli presidente dell'Iti e (sopra) il fratello Umberto

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Rockefeller, Sapa

Luoghi citati: New York, Torino