Poliziotti rapinavano gli immigrati di F. Mil.

Poliziotti rapinavano gli immigrati A Napoli 3 arresti Poliziotti rapinavano gli immigrati NAPOLI. Erano riusciti a racimolare con grande sacrificio un po' di danaro da mandare a casa, nel Ghana: quindici milioni, un autentico tesoro per chi spesso non ha nemmeno di che mangiare. Ma quei soldi non sono mai stati spediti in Africa. Sono finiti nelle tasche di tre poliziotti che, durante una perquisizione in casa degli immigrati, si sono trasformati in rapinatori. I banditi in divisa erano convinti di farla franca, ma hanno fatto male i conti. Una donna, una testimone che ha visto i tre in azione, ha trovato il coraggio di raccontare tutto al magistrato. Grazie a lei tre vice ispettori del commissariato di Giugliano, un comune alle porte di Napoli, sono stati arrestati con l'accusa di aver compiuto la rapina in casa di un gruppo di extracomunitari africani. Nei confronti dei poliziotti il giudice per le indagini preliminari Marco Occhiolino, lo stesso che due settiname fa ha ordinato l'arresto di un vicequestore per corruzione, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare con le accuse di rapina e falso ideologico. Le indagini sono state condotte dalla Digos, che ha raccolto la denuncia degli immigrati. Il racconto della testimone è stato estremamente dettagliato. La donna ha spiegato che i tre vice ispettori, Antonio Boccagna, Enrico Sagliano e Pasquale Marino, tutti in servizio a Giugliano, sono entrati nell'abitazione con il pretesto di una perquisizione. Hanno cercato dappertutto, finché hanno trovato quello che cercavano: quindici milioni in contanti, i risparmi di anni del gruppo di ghanesi che lavorano e sono in possesso del permesso di soggiorno. Gli extracomunitari non hanno perso tempo: si sono presentati in questura con la donna che ha raccontato della rapina a un funzionario della Digos. I tre vice ispettori, interrogati, hanno respinto le accuse. Si sono difesi presentando un falso verbale di perquisizione e inviando al magistrato una relazione di servizio inventata di sana pianta «al solo scopo - come scrive il gip Marco Occhiofino - di nascondere la rapina compiuta». Le indagini sul conto dei tre poliziotti non sono concluse. Gli inquirenti non escludono che i vice ispettori abbiano compiuto altre rapine contro immigrati che vivono nel comune di Giugliano. «Nella grande maggioranza dei casi si tratta di clandestini che si guardano bene dal denunciare le aggressioni subite per non essere rimpatriati», ha spiegato un funzionario della questura di Napoli. I tre, rinchiusi nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, continuano a giurare la propria innocenza e dicono di essere rimasti vittime di una calunnia. Saranno di nuovo interrogati dal magistrato che nei prossimi giorni deciderà se concedere o meno gli arresti domiciliari. [f. mil.]

Persone citate: Antonio Boccagna, Enrico Sagliano, Giugliano, Marco Occhiofino, Pasquale Marino

Luoghi citati: Africa, Ghana, Napoli, Santa Maria Capua Vetere