Panettoni, individuati 3 ecoterroristi

Panettoni, individuati 3 ecoterroristi Sulle orme degli avvelenatori grazie a un berretto. Cessato allarme, la Nestlè festeggia in piazza Panettoni, individuati 3 ecoterroristi E la Digos ha pronto un identikit ROMA. C'è una buona pista d'indagine sugli ecoterroristi dell'Alf che giovedì hanno inviato il panettone avvelenato all'Ansa di Firenze. Un'ipotesi che si ricollega all'attentato del 10 maggio scorso a Firenze, quando furono incendiati con bottiglie molotov sei camion frigorifero del distributore dei prodotti Nestlè in Toscana. Un attentato firmato Alf. Adesso la Digos ha individuato tre persone, sulla cui identità c'è stretto riserbo. Esiste però l'identikit del mittente del pacco. Una persona descritta dall'impiegato delle poste di via Pellicceria, da dove è stato spedito il pacco nel"pomeriggio di mercoledì, come un uomo non di mezza età - ma nemmeno un ragazzo - basso e con un cappellino peruviano in testa. Un identikit simile a quello realizzato a Bologna, dove, sempre mercoledì pomeriggio, è stato spedito da un ufficio postale l'altro panettone avvelenato, destinato al¬ l'Ansa di Bologna. Tra le due spedizioni c'è un intervallo di alcune ore, che potrebbe addirittura aver consentito alla stessa persona di fare le due operazioni. Esistono però differenze nella fattura dei volantini di rivendicazione che accompagnavano i pacchi, mentre è identico il nome del mittente, tal Giovanni De Santi e l'indirizzo fornito, via Fermi, anche se in un caso la città è Firenze e nell'altro Bologna. Per oggi, giorno in cui si dovrebbero riunire gli inquirenti, è atteso il «cessato allarme» sull'ipotesi che altri panettoni siano stati contraffatti. Al momento i controlli hanno dato tutti esito negativo. La Nestlè farà partire una nuova serie di spot televisivi «rassicuranti», con Renato Pozzetto protagonista. Ieri, grande festa dei panettoni a Roma e Milano. Centinaia di persone hanno risposto all'invito della Nestlè per assaggiare una fetta di dolce distribuita gra¬ tis per festeggiare il cessato allarme. Gran ressa a Roma in piazza San Marcello al Corso, stessa scena davanti alla stazione centrale di Milano. Qui c'era anche il presidente della Nestlè Italia, Yves Barbieux, il quale ha ribadito che in Italia i prodotti della Nestlè vengono confezionati senza mais o soia transgenica, ma ha aggiunto che in futuro «useremo questi prodotti, come facciamo nel resto d'Europa, perché fa parte del progresso: sono semplicemente procedimenti che migliorano la produzione e fanno abbassare i costi dei prodotti per i consumatori, che saranno comunque informati da scritte sulle confezioiii». A portare la solidarietà del Governo alla Motta e all'Alemagna, e a mangiare una fetta di panettone, è stato il sottosegretario agli Interni Diego Masi, che ha dichiarato: «In questa vicenda c'è stato un allarmismo e un'enfasi assolutamente esagerati», [r. cri.] w Un momento di una festa del panettone organizzata dalia Nestlè per n cessato allarme

Persone citate: Alemagna, Diego Masi, Giovanni De Santi, Motta, Renato Pozzetto, Yves Barbieux