Ad Algeri il pozzo degli orrori

Ad Algeri il pozzo degli orrori TERRORISMO Nella zona, ex roccaforte dei terroristi, è stata individuata un'altra fossa comune Ad Algeri il pozzo degli orrori Trovati i cadaveri di 110 vittime degli islamici ALGERI. Il mese sacro del Ramadan continua ad essere scandito in Algeria dalle statistiche del terrore. Vicino alla capitale le forze di sicurezza hanno infatti localizzato una delle più raccapriccianti testimonianze dei sette anni di guerra civile: un pozzo con i resti putrefatti di almeno 110 persone. A dare i particolari è stato il quotidiano indipendente «el Watan», secondo cui gli esperti della polizia hanno impiegato ben due settimane per il conteggio dei cadaveri. La fossa, profonda una settantina di metri, si trova in una fattoria nella località di Haouch Hafiz presso Larbaa, appena 35 chilometri a Sud di Algeri. I miliziani del Gruppo islamico armato (Già), che rappresenta l'ala più estremista e sanguinaria dell'integralismo algerino, avevano qui il loro covo principale, prima di esserne cacciati nel '97. L'abisso, da tempo svuotato dell'acqua che conteneva, era già noto agli abitanti della zona, che lo avevano sopranno- minato «il pozzo degli orrori». Le forze di sicurezza l'hanno localizzato circa venti giorni fa, grazie alle indicazioni fornite da un ex guerrigliero del Già, consegnatosi e diventato un collaboratore della polizia. Ancora quattro giorni fa si pensava che nel pozzo fossero stati celati i corpi di «sole» 62 persone, ma il bilancio è stato rivisto «in base al numero di fe¬ mori estratti dalla cavità». Non è peraltro da escludere che le vittime gettatevi dentro dai fondamentalisti siano ancora di più. Anche perché il ribelle pentito avrebbe rivelato che fra il 1993 (un anno dopo l'inizio dell'insurrezione seguita al colpo di mano militare che impedì al moderato Fronte islamico di salvezza di vincere le elezioni) e il 1996, membri del Già vi na- scosero le spoglie di oltre duecento civili assassinati. Nel pozzo sono stati rinvenuti cadaveri, ma anche ossa sparse e brandelli di indumenti. Al quotidiano un esperto della scientifica, che non ha voluto essere identificato, ha detto che le operazioni di identificazione delle vittime si presentano molto difficili, perché i corpi sono in avanzato stato di decomposizione. Ciò che è già stato possibile stabilire, d'altronde, è che molti, prima di essere uccisi, subirono tremende torture: una pratica abituale per i miliziani del Già. A parte le sorprese che il conteggio finale potrebbe riservare, sembra che le macabre scoperte non siano finite. L'estrazione dei morti dal «pozzo degli orrori» si è infatti conclusa ieri, ma la stessa fonte ha riferito che «nei prossimi giorni» si procederà a ispezionare il circondario entro un raggio molto vasto, e in una fattoria non lontana vi sarebbe almeno un'altra fossa comune analoga. [Agi-Ap-Efe] Uomini delle forze di sicurezza algerine estraggono dal «pozzo degli orrori» i resti delle vittime degli integralisti islamici

Luoghi citati: Algeri, Algeria