Vicenza, decisiva la Lega nel successo del Polo

Vicenza, decisiva la Lega nel successo del Polo Vicenza, decisiva la Lega nel successo del Polo UNA CONFERMA E UNA SORPRESA - - .r ^ tt VICENZA DAL NOSTRO INVIATO Classifica quasi finale alle 23,30 con i voti di 155 seggi su 162 ed è lo specchio di una corsa che non ha avuto storia. Primo Enrico Hullweck, pediatra e portacolori del Polo. Ha messo insieme una cospicua fascina di voti con una percentuale del 59,5%. Dietro: Giorgio Sala, ex insegnante, Ulivo che di prefernze ne ha raccolte 53,5%. In totale ha votato il 59,22% con una flessione del 13,85 rispetto al primo turno. Le malelingue dicono ora che avrebbero marinato la visita al seggio quelli della Lega e quelli di Rifondazione. Naturalmente è una analisi provocatoria. Se il buongiorno si vede dalla sera, come dice qualcuno, il neo sindaco di Vicenza il suo lo ha visto alle 22,17 quando erano state aperte le urne dei primi quattro seggi quelli mobili, posti negli ospedali, e nei ricoveri per anziani: Hullweck aveva messo da parte un gruzzolo di 342 voti e una percentuale del 58,56; Sala era già dietro con 242 preferenze e il 41,44. Come Tangentopoli, insomma, non c'entra nulla, nello spiegare lo scollamento tra paese civile e Palazzo. «Nulla. L'Italia, anzi, è tra i paesi con la partecipazione più alta». C'è rischio di minore rappresentatività degli eletti? «A mio parere no. Certo, se non voti, non sarai rappresentato: ma è una libera scelta che a mio parere non indebolisce il ruolo delle persone elette. Basti pensare che nelle corse a cronometro per ogni giro di lancetta si prende il tempo, ma Hullweck ha confermato l'impressione di essere irraggiungibile. Così, a schede calde fa la prima dichiarazione da primo cittadino: «E' una rivoluzione copernicana, questa. Vicenza per la prima volta ha dimostrato di essere libera dai condizionamenti e dai richiami dei vertici della Lega che sono stati disattesi dalla base». Gli va eco Sala: «Sono stato nettamente sconfitto e sono qui senza patemi d'animo, certo, dispiace, perché quello che proponevo era un forte rinnova- l'uomo più potente del mondo, ossia il Presidente degli Stati Uniti, è eletto dal cinquanta per cento dei cittadini americani. Anzi, dato che il loro è un sistema ultra maggioritario, da un quarto della popolazione Usa. Eppure nessuno mette in dubbio la sua legittimazione. Io sono con la vecchia regola inglese che dice "No partecipation, non representation"». [r. sii.] mento». Così la città ha voltato pagina? Forse. Ma il percorso non è stato senmplice. I votanti sono stati il 59,22% con una flessione del 13,85% rispetto al primo turno. C'è chi dice che quelli della Lega abbiano fatto blocco. Piccola considerazione: è casuale che molti abbiano confermato il proprio disinteresse per quelli che dovrebbero essere i fatti e il futuro della città piuttosto che impegnarsi in quella semplice operazione che è il voto? Perché il punto è che fra un candidato, come dire?, un po' stagionato e per di più cavallo di ritorno e un altro buono se non per tutte almeno per parecchie stagioni, in molti tra i 91.179 aventi diritto al voto hanno scelto di non scegliere, dando l'impressione che la politica non sia più così tanto di moda. E' un fatto che i conti, ormai, non si basano più su chi decide ma su chi non vota. Gli assenti hanno ragione, insomma, perché sono loro a determinare l'esito. E sono numerosi quelli che hanno preferito ignorare quella piccola seccatura di andare fino ad ano dei 162 seggi per esercitare il diritto-dovere di far sentire la propria voce. A metà pomeriggio, quando il buio rendeva tutto più triste, i dati ufficiali dicevano che i votanti erano l'8 per cento in meno rispetto al primo turno. E nello stesso momento, per Vi-, cenza veniva fatta scivolare l'indiscrezione che Enrico Hullweck, medico, portabandiera del Polo, avrebbe finito per spuntarla su Giorgio Sala, dell'Ulivo. Ma poi ne arrivava un'altra, di indiscrezione: il Polo avrebbe avuto la strada sbarrata dalla Lega Nord che considerava Hullweck un transfuga. «Attenti a non votare i traditori», aveva tuonato Umberto Bossi con il garbo consueto. E in settimana c'era stato l'invito ad andare a sciare. Anche se la neve scarseggia. Hullweck aveva incassato pure un altro colpo fastidioso, perché era circolata una previsione maturata chissà come a Roma, a metà settimana: avrebbe perso, per uno scarto minimo, 200 voti. Forse per questo sabato mattina in piazza De Signori, a chi gli domandava l'umore, rispondeva: «Vado a scrivere il discorso per spiegare alla gente come non ce l'ho fatta». Vincenzo Tessandori Gentilini batte il centrosinistra «E' normale. Sono il più forte, sono uno di loro» VICENZA (parziale) ENRICO HULLWECK 565 Io An, Forza Italia, Ccd Nuovo Progetto, Udr GIORGIO SALA 43,5- Ds, Ppi, Verdi Movimento Nordest Socialisti democratici | Gentilini resta sindaco | di Treviso Il neo sindaco di Vicenza Enrico Hullweck COSI' I VOTANTI COMUNAll % MIE 11 % ALLE 17 % ALLE 22 0bgi primo nm primo nrrl primo 0ggi turno 0ggi turno 0ggi turno BRESCIA 6,4 7,9 32,8 43,5 60,7 77,1 VICENZA 9,9 11,2 35,2 43,2 59,2 73 S0NDRI0 10,7 14,3 40,0 51,0 63,9 77 TREVIS0 10,2 11,1 39,5 46,5 63,8 75 PISA 9 4 10,6 35,8 43,9 58,1 71.1 T0TALE 8,1 10,2 32,4 43,0 58,7 75,9 PROVINCIALI % ALLE 11 % ALLE 17 oggi gB oggi h oggi % ALLE 22 primo turno ROMA 6,5 7,5 23,9 32,5 43 57,1