Il primato di Roma, alle urne il 43%

Il primato di Roma, alle urne il 43% Con una campagna massiccia negli ultimi giorni il Polo è riuscito a rimontare l'handicap del primo turno Il primato di Roma, alle urne il 43% Testa a testa nella notte: centrodestra in vantaggio ROMA. Il massiccio, insolito impegno dispiegato tra primo e secondo turno da parte del Polo per conquistare la Provincia di Roma sembrerebbe aver dato qualche frutto: sulla base dei primissimi dati arrivati nel corso della notte, la candidata del centro-sinistra Pasqualina Napoletano e quello del Polo Silvano Moffa sono impegnati in un testa a testa dall'esito incertissimo. Alle 23,50, su 1647 sezioni scrutinate su 5373 a Roma, Moffa era in testa con il 50,1% mentre la Napoletano era attestata al 49,9%. Il numero delle sezioni scrutinate è al di sotto del 50%, lo scarto è minimo, ma certo se alla fine dello scrutinio i rapporti di forza fossero confermati il sindaco An di Colleferro Silvano Moffa avrebbe operato una rimonta e un sorpasso abbastanza imprevedibili. Certo, non erano mancati nei giorni scorsi i sintomi di una riscossa del centro-destra: la poderosa campagna informativa sulla Rai (operata al fine di scongiurare un alto astensionismo), l'impegno fuori dell'ordinario di tutta la struttura di Alleanza nazionale (primo partito della Capitale) e poi al Polo era sembrata di buon auspicio anche la clamorosa dissociazione del candidato Udì- Giorgio Fanfani («Voto centrodestra»). Roma era il test più importante della tornata amministrativa di ieri e già al primo turno aveva fornito dati di un certo rilievo: in ima circoscrizione elettorale da sempre in bilico tra centro-destra e centro-sinistra An si era confermata primo partito in città, i Ds avevano fatto segnare una flessione e la presenza di Forza Italia (a Roma mai corposa) si era ulteriormente ridotta. E quanto ai due principali candidati, quella del centro-sinistra Pasqualina Napoletano si era attestata al 48,6%, mentre quello del centro-destra Silvano Moffa si era fermato al 44,7%. Il secondo turno delle provinciali di Roma era stato preceduto da uno sforzo massiccio da parte del Polo nel tentativo di colmare il gap che, dopo la prima manche, divideva il candidato del centro-destra da quello del centro-sinistra. In particolare era stato il presidente della commis¬ sione di Vigilanza Rai-Tv Francesco Storace ad impegnarsi in prima persona per spingere la televisione di Stato ad assolvere gli impegni di informazione suhe elezioni amministrative, che erano stati un po' trascurati al primo turno. L'obiettivo era quello di impedire che l'astensionismo, già alto al primo turno, dilagasse anche al secondo. Da questo punto di vista la campagna informativa del centrodestra sembra aver dato risultati modesti: a Roma la percentuale dei votanti sembrerebbe passata dal 52 al 42% sulla base di dati informali trapelati nel corso della notte dal Viminale. Ma nei dieci giorni che hanno preceduto il secondo turno, non soltanto l'informazione della Rai sul voto è stata battente, ma il Polo dispiegava a Roma il massimo delle energie. I tre leader del Polo, a differenza che nel passato, avevano scelto di fare tre «chiusure» separate della cam- pagna elettorale e così il candidato del centro-destra Silvano Moffa si è schierato a fianco di Fini, Berlusconi e Casini in tre diversi comizi. E anche dal punto di vista finanziario le due settimane tra il primo e il secondo turno sono costate ai due schieramenti assai più del previsto: il massiccio spiegamento di manifesti messo in campo dalla destra (ce n'era anche uno del candidato Udr Giorgio Fanfani che invitava al voto per il Polo) era stato bilanciato ad un analogo impegno della sinistra. Su Moffa pesava anche un precedente imbarazzante. Anche tre anni fa il Polo aveva candidato alla presidenza delle Provincia di Roma il sindaco An di Colleferro e in quella occasione l'andamento elettorale fu beffardo: al primo turno Moffa sfiorò il 50% contro il 37% del candidato di centro-sinistra Fregosi, ma poi nella seconda manche ci fu il clamoroso sorpasso. E allora fu chiaro che l'astensionismo del secondo turno aveva pesantemente penalizzato il centro-destra. La morta prematura di Fregosi ha fatto scattare il meccanismo dello scioglimento anticipato del consiglio provinciale e il centro-destra ha ripresentato il candidato che aveva mostrato tre anni fa una «sfortuna» elettorale diventata quasi proverbiale. [f. m.] Aiuto imprevisto dal voltafaccia del candidato Udr Giorgio Fanfani Gli appelli al voto non recuperano la disaffezione degli elettori ROMA (parziale) PASQUALINA NAPOLITANO 49,% Ds, Rifond., Verdi Corti, it, Soc. Dem. Ri-Lib.-Ud-Pri SILVANO MOFFA 50,1 % An.FI.Ccd Part. Socialista Pensionati, Uv Il candidato sostenuto dall'Ulivo Pasqualina Napoletano II candidato del centrodestra Silvano Moffa