Ciampi dimezza i tassi legali (2,5%)

Ciampi dimezza i tassi legali (2,5%) Convivere con 1 «inflazione zero». Soltanto due anni fa erano attestati al 10 per cento Ciampi dimezza i tassi legali (2,5%) Vecchia speculazione addio _ MILANO. Quota 2,5%. Mai gli interessi legali erano scesi così in basso né, soprattutto, mai nella storia italiana, si era dato il caso di tassi legali più bassi, addirittura di un punto, del costo del denaro praticato dalla Banca d'Italia agli istituti di credito. Né, infine, ci sono precedenti di un taglio così robusto: il tasso addirittura si dimezza in un colpo solo dall'attuale 5%. Appena due anni fa il tasso legale era a due cifre, al 10%. Ma, sotto il segno dell'Euro, l'impossibile diventa realtà. Ieri un decreto del ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi ha fissato gli interessi legali al 2,50%, a partire dal prossimo primo gennaio. A quella data è più che probabile che il tasso ufficiale di sconto, oggi al 3,50%, si sia adeguato al livello del 3% degli altri dieci Paesi che aderiscono alla moneta comune. Ma Ciampi è andato ancora più in là: il tasso di interesse legale che regola molti rapporti giuridici tra gli italiani, dai depositi cauzionali sugli affitti ai rimborsi dovuti dal fisco al contribuente, è stato dimezzato. Dal punto di vista finanziario, la decisione di Ciampi è una conferma, più che autorevole, dell'inarrestabile tendenza al ribasso del costo del denaro. Solo pochi giorni fa, mercoledì scorso, l'asta pronti contro termine segnalava un interesse del 3%, ai livelli europei. Nella stessa giornata i rendimenti lordi dei Bot sono scivolati a quota 3,18%, ovvero il 2,35% netto, poco sotto il livello fissato da Ciampi Ma, al di là dell'aspetto tecnico o finanziario, stavolta la novità tocca i costumi di molti italiani, anche di quelli estranei ai meccanismi della Borsa o dei mercati valutari. E' il segnale, infatti, che è ormai svanito l'interesse a scommettere sulla tassa dell'inflazione. Ve li ricordate gli Anni Settanta, quando, con un'inflazione galoppante al 20 per centto e oltre, conveniva comunque far causa e ritardare (è il caso di molte pendenze assicurative, ad esempio) il pagamento dovuto? Allora, a favorire il ritardatario giocava pure il fatto che il tasso di inte- resse legale veniva fissato per legge, e non per decreto. Il risultato era che non si riduceva mai la forbice, anche di 4-5 punti percentuali, a vantaggio del «moroso», fosse lo Stato o una compagnia. E il proprietario di casa, peraltro penalizzato dall'equo canone, trovava una parziale soddisfazione negli interessi da lui intascati sul deposito cauzionale. Ora, in tempi di «inflazione zero», tutto questo sembra appartenere ad un'altra epoca, buona per gli aneddoti per i nipotini. Con un'inflazione all'1,5%, destinata a scendere ancora, con interessi netti sui Bot del 2,3% e tassi legali al 2,5%, la cosiddetta «speculazione legale» fa quasi tenerezza più che suscitare tensioni e liti, come in passato. Del resto, posteggiare i soldi in banca rischia di essere più una seccatura (basti pensare alle mosse di Visco...) che una fonte di reddito: si va rapidamente, infatti, verso la remunerazione a zero lire dei conti correnti, che ad agosto, secondo l'Abi, hanno reso solo lo 0,5% annuo (al lordo delle commissioni, magari in crescita). I segnali di calo dei prezzi, del resto, sembrano dominare molti annunci di questa lunga vigilia di avvicinamento all'Euro, anche se qualcuno, come l'economista Luigi Campiglio, non sembra persuaso dalla discesa dei prezzi («Dovremmo usare - spiega nell'intervista ad un settimanale - indicatori nuovi, soprattutto nei servizi: nell'assistenza ai malati cronici, ad esempio, i prezzi aumentano»}. Ma i segni della caduta del carovita, segnale peraltro di frenata dell'economia, non sono pochi. Sul fronte dei mutui, ad esempio, ormai è stata ampiamente sfondata la frontiera del 5%, che pure tanta attenzione e qualche polemica suscitò non più di qualche mese fa. Oggi, l'annuncio è della Banca del Salento, sono sul mercato prestiti casa al tasso fisso del 3,50% fino al 31 dicembre del 2000, salvo successiva indicizzazione al tasso Euribor. Ugo Bertone _ IL TASSO LEGALE quanto vale. Scenderà dal primo gennaio prossimo al 2,5%, un livello addirittura più basso di quello che sarà verosimilmente il tasso di sconto nei Paesi dell'Euro (attualmente in Italia è al 3,50%). Appena due anni fa il tasso legale era al 10%. a cosa serve. Regola la maggior parte dei rapporti giuridici, dai depositi cauzionali sugli affitti oi rimborsi fiscali, fino olle controversie in materia civile e commerciale come funziona. Nelle cause giudiziarie risarcimenti, danni e somme contestate vengono rivalutati al termine del giudizio in base al tasso legale; la Banca d'Italia, quando rimborsa - talvolta dopo anni crediti fiscali o tasse non dovute dai contribuenti rivaluta gli importi in base al tasso legale; i proprietari di immobili che ricevono dai loro in- 3uilini due o tre mesi di deposito cauzionale sono tenuti a corrisponere anno per anno gli interessi che queste somme maturano in base al tasso legale. I cali dei prezzi sembrano dominare la vigilia dell'Euro Ormai lontanissima la speculazione legale sui titoli di Stato

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Luigi Campiglio, Ugo Bertone, Visco

Luoghi citati: Italia, Milano