Gettata dalla strada attraverso una finestra. Gli inquirenti: è un regolamento di conti

Gettata dalla strada attraverso una finestra. Gli inquirenti: è un regolamento di conti Gettata dalla strada attraverso una finestra. Gli inquirenti: è un regolamento di conti Bomba nel bar dei calabresi Reggio Emilia: dieci i feriti, uno è grave REGGIO EMILIA. Un regolamento di conti tra bande rivali, probabilmente legate alla malavita calabrese. E' l'ipotesi più accreditata dagli inquirenti per spiegare l'attentato di ieri sera contro un bar affollato, alla periferia di Reggio Emilia. L'esplosione ha provocato dieci feriti, di cui uno grave. E' avvenuta pochi minuti dopo le 22 all'interno del bar «Pendolino», situato in viale Ramazzini. A causare l'esplosione sarebbe stata una bomba a mano Srcm di tipo militare, che è stata lanciata nel locale dalla strada. La bomba ananas ha innescato un incendio che è stato domato dopo mezz'ora grazie all'intervento di sei squadre di vigili del fuoco. E' un giovane della provincia di Lecce l'unico ferito che versa in gravi condizioni: si chiama Rocco Quarta. Lo spostamento d'aria causato dalla deflagrazione lo ha gettato a terra, facendogli battere violentemente il capo contro lo spigolo di un tavolino. E' stato sottoposto all'esame della Tac nell'ospedale della città emiliana. Gli altri feriti sono stati medicati nello stesso ospedale e sono stati via via dimessi, durante la notte. Quella del regolamento di conti è, al momento, la pista più battuta da polizia e carabinieri che indagano sul crimine. Il locale pubblico è frequentato prevalentemente da clienti di origine meridionale, in particolare calabrese. Il locale, infatti, è conosciuto come «il bar dei calabresi», perchè è meta di molti dei cutresi che nell'ultimo decennio sono immigrati in gran numero nel Reggiano. Parecchi di loro si sono integrati nel tessuto sociale ed economico locale ma in alcuni casi hanno invece portato a un aumento della criminalità. Secondo quanto hanno raccontato alcuni testimoni, l'ordigno sarebbe stato lanciato attraverso una finestrella da alcune persone, probabilmente quattro, che sono arrivate a piedi. Poi sono fuggite ancora a piedi, e sono state probabilmente attese da un complice a bordo di un'automobile, a qualche centinaio di metri di distanza dal luogo dell'attentato, secondo un copione collaudato. I feriti sono stati subito ricoverati all'ospedale di Reggio Emilia. Quelli che in un primo momento hanno destato le maggiori preoccupazioni sono stati alcuni giovani che stavano giocando a un tavolo, posto non lontano dalla finestra. Al momento dell'esplosione nel bar c'erano circa venti persone. L'episodio potrebbe essere un regolamento di conti legato all'omicidio, avvenuto nella notte tra l'otto e il nove dicembre, di un cutrese di 26 anni, Giuseppe Gesualdo Abramo. L'uomo venne ucciso con due colpi di pistola mentre si trovava in automobile insieme con un amico, in via Emilia dell'Angelo. Il giovane, che abitava a Bagnolo, non lontano da Reggio Emilia, faceva il muratore e aveva piccoli precedenti penali. Bruno Cancellieri Una settimana fa un pregiudicato della zona venne ucciso in automobile Il ragazzo colpito stava giocando a carte, è stato ferito alla testa

Persone citate: Bruno Cancellieri, Giuseppe Gesualdo Abramo, Rocco Quarta

Luoghi citati: Lecce, Reggio Emilia