Ospedali, bocciato uno su due «Al Sud situazione a rischio» di P. Poi.

Ospedali, bocciato uno su due «Al Sud situazione a rischio» Il Tribunale del malato: solo in tre promossi a pieni voti Ospedali, bocciato uno su due «Al Sud situazione a rischio» ROMA. Solo tre gli ospedali italiani promossi a pieni voti: Legnago, Cattolica e Livorno. Dal Tribunale per i diritti del malato (Tdm) giunge l'ennesima, sconfortante indagine sullo stato della sanità pubblica. Su 36 ospedali «monitorati» 17 sono stati bocciati, altri hanno ricevuto solo la sufficienza. Si trovano al nord, in base all' indagine Tdm, le migliori strutture, per parametri che riguardano impianti.igiene, manutenzione, segnaletica, organizzazione per la sicurezza. Male il sud: gli ospedali col peggior punteggio sono calabresi. E' lo stato di salute che emerge dalla «Campagna ospedale sicuro 1998», organizzata del Tdm. I risultati sono stati presentati ieri all'Assemblea nazionale del Tribunale per i dirittidel malato, cui ha partecipato il presidente della Camera, Violante, hi ciascuna struttura sono stati monitorati il livello d'igiene, lo stato degli impianti, la manutenzione, la segnaletica, la cultura e l'organizzazione per la sicurezza. Poche buone notizie - come il miglioramento degli impianti elettrici - e tanti punti dolenti: fili elettrici scoperti, vie di fuga ostruite, rifiuti abbandonati, topi e scarafaggi, scarsa conoscenza delle norme di sicurezza. «Qualcosa si muove - osserva il segretario nazionale del Tdm, Teresa Petrangolini - ma siamo lontani dal rispetto del diritto alla sicurezza. A Catanzaro è stato addirittura chiesto il sequestro cautelativo dell'ospedale». La richiesta del Tdm è, dunque, di maggiori fondi per la sicurezza: ((Almeno 4000 miliardi all'anno, che è quello che si spende per i ticket». Il ministro della Sanità, Bindi, sembra d'accordo: parlando a Osimo ha osservato che «nella sanità bisogna spendere meglio, attuando un'operazione verità nei finanziamenti, eventualmente redistribuirU, e riconvertire quando è il caso: non si può spendere meno anzi bisognava spendere di più». Ma come si presentano i nostri ospedali? Di sicuro non ideali per i portatori di handicap: barriere architettoniche sono infatti presenti nel 17% degli ingressi e nel 9% degli accessi al Pronto Soccorso. Quanto alle Aree Calde, gli spazi in cui dovrebbero sostare i degenti in attesa di controllo, ne è fornito solo 0 41%. Il 39% presenta «segni di fatiscenza», quasi tutti hanno cantieri aperti. E lascia a desiderare (17%) l'igiene in cucine e lavanderie. [p. poi.]

Persone citate: Bindi, Teresa Petrangolini

Luoghi citati: Catanzaro, Legnago, Livorno, Osimo, Roma