Computer 2000, l'Italia finisce nella lista dei Paesi «cattivi» di F. P.

Computer 2000, l'Italia finisce nella lista dei Paesi «cattivi» Accuse dalla commissione Onu: non ha fornito i dati Computer 2000, l'Italia finisce nella lista dei Paesi «cattivi» NEW YORK. Il problema dell'anno 2000 nel sistema dei computer è ufficialmente entrato fra le preoccupazioni dell'Orni, con un'accusa all'Italia di ((reticenza». Il problema, chiamato Y2K, sta nel fatto che i computer disporranno solo di due cifre, in questo caso 00, per determinare la data dei vari documenti che passeranno nei loro meccanismi e che potrebbero essere «letti» in modo errato, confondendo il 2000 con il 1900. Nessuno sa con certezza se questo accadrà davvero, se accadrà a tutti i sistemi o solo ad alcuni, né quale potrebbe essere la portata delle conseguenze: c'è chi dice che l'intero sistema di comunicazione informatica potrebbe «saltare», e chi è meno catastrofico. Alcuni Paesi hanno cominciato a studiare il problema e anche l'Onu lo ha fatto suo attraverso una riunione tenuta venerdì, cui hanno partecipato i rappresentanti di 120 Paesi. E' stato proprio la riunione che è venuta l'accusa all'Italia. A lanciarla è stato Ronald Ball, un dirigente della Itu, Internatonal Telecommunication Union. Ball ha fatto un «elenco dei cattivi», i Paesi che non hanno fornito alla Itu le informazioni su come intendono sal¬ vaguardare il sistema di comunicazioni telefoniche. La maggior parte sono del Terzo Mondo, ma c'è anche l'Italia. Antonello Busetto, funzionario del ministero dell'Industria che faceva parte della delegazione italiana, ha detto di non sapere perché la Telecom Italia non ha dato all'Itu le informazioni richieste. «Di possibili ragioni concrete non ne vedo», ha spiegato. «Forse si è trattato di un semplice disguido. Lo appureremo al ritorno in Italia. Ma quello che conta è che l'Italia, al pari degli altri Paesi, stia facendo la sua parte». Come? Nell'agosto scorso era stata decisa la creazione del «Comitato 2000», alla sua presidenza era stato designato Arturo Parisi, allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, e si era anche cominciato a discutere del suo budget (circa 40 miliardi) da inserire nella Finanziaria. Poi la crisi di governo ha bloccato tutto. Busetto si dice sicuro che D'Alema nominerà presto un altro responsabile del Comitato, in modo che il lavoro possa cominciare. Nel frattempo «non è che non si stia facendo nulla», ma un'entità con l'incarico specifico di coordinare le iniziative nei vari settori ancora non c'è. [f. p.]

Persone citate: Antonello Busetto, Arturo Parisi, Busetto, D'alema, Ronald Ball

Luoghi citati: Italia, New York