«Sono soltanto 2 i panettoni avvelenati»
«Sono soltanto 2 i panettoni avvelenati» Firenze, ha un volto il «postino» che ha spedito il pacco con il topicida. La Nestlé: produzione sospesa fino a lunedì «Sono soltanto 2 i panettoni avvelenati» // leader animalista: nessuno è mai stato in pericolo FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non ha ancora un nome, ma il suo volto sarebbe già in mano agli mquirenti. Fondamentale per tentare di identificare chi, mercoledì, ha spedito il panettone avvelenato all'agenzia Ansa di Firenze dall'ufficio postale di via Pellicceria, in centro, è stata la testimonianza di un impiegato delle Poste. La Digos avrebbe quindi in mano un identikit del possibile militante deir«Animai liberation front», l'organizzazione che ha «firmato» l'azione: si sa che si tratterebbe di un uomo di bassa statura che si è presentato all'ufficio postale con un cappello calato sugli occhi. Le indagini sarebbero comunque circoscritte a poche persone su cui si sono centrati i sospetti degli investigatori già dopo l'incendio, avvenuto nel maggio scorso, di sei camion frigorifero di una ditta fiorentina di distribuzione alimentare che lavora anche per conto della Nestlé. Intercettazioni telefoniche e ambientali e controlli su Internet avrebbero messo in luce l'esistenza di un gruppo di persone, in qualche modo legate all'«Alf», che avrebbero una base a Firenze. Alla ricerca di ulteriori elementi che possano portare all'identificazione dell'autore dell'azione ecoterroristica, si continua anche l'esame del biglietto di rivendicazione che accompagnava sia il panettone fatto recapitare a Firenze che quello inviato a Bologna. Gli errori di grammatica fanno propendere per uno straniero (ma potrebbe trattarsi di un depistaggio), mentre l'esame della calligrafia (anche se le scritte sono state tracciate con un normografo) rivela che a scrivere è stato un uomo che ha voluto simulare di essere mancino. Intanto, l'azione contro i panettoni della Nestlé è comparsa sul sito Internet dell'«Alf» che informa sulle attività dell'organizzazione. Nei prossimi giorni i magistrati fiorentini interrogheranno Roberto Duria, 40 anni, friulano, ritenuto uno dei punti di riferimento dell'«Alf» in Italia. Le sue dichiarazioni, come quelle di altri esponenti di organizzazioni animaliste in difesa del sabotaggio della Nestlé, potrebbero configurarsi come apologia di reato. «E' stata una splendida operazione di marketing - ha detto Duria - nel senso che ha creato un gran trambusto a livello nazionale e internazionale. Ma non è stata messa a repentaglio la vita di migliaia di persone: i panettoni erano solo due». Ma anche se Duria spegne gli allarmi, proseguono i controlli dei panettoni Motta e Alemagna. Fino a oggi nessuna delle confezioni esaminate dai Nas (sono ormai migliaia) è risultata manomessa, mentre anche i panettoni di altre marche sono stati messi sotto la lente di ingradimento degli investigatori. I controlli proseguiranno anche oggi e, se l'esito continuerà ad essere negativo, già da domani le procure di Firenze e Bologna, che si muovono in stretto coordinamento, potrebbero finalmente diramare un comunicato di cessato allarme. «La mia impressione - ha affermato il procuratore capo della Repubblica di Firenze Antonino Guttadauro - è che si sia trattato di un'azione simbolica con l'avvelenamento di due soli panettoni inviati alle redazioni dell'Ansa, Per questo abbiamo valutato che fosse eccessivo un sequestro generalizzato». Così, se verrà confermato che i panettoni avvelenati con il topicida sono solo due, potrebbero cadere le ipotesi di reato più pesanti ipotizzate a caldo (avvelenamento di prodotti alimentari, tentati¬ vo di omicidio, procurato allarme) e restare in piedi solo quella della turbata libertà dell'esercizio del commercio: un reato perseguibile a querela di parte. Resta preoccupante la situazione per la Nestlé: in un comunicato la multinazionale ha denunciato «l'azione terroristica dell"Alf', che ha rovinato la festa che tutti - azienda, lavoratori e consumatori stavamo aspettando» e parla di «gravissimo danno economico e di immagine», ma «rassicura gli italiani che, a parte i due panettoni, non è stata riscontrata alcuna manomissione su nessun'altra confezione». Ma per lo stabilimento veronese, che produce i panettoni e dà lavoro ad alcune centinaia di persone, è stata disposta la sospensione produttiva da ieri fino a lunedì. Francesco Matteini
Persone citate: Alemagna, Antonino Guttadauro, Duria, Francesco Matteini, Motta, Roberto Duria
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