«Non usate Leopardi negli spot» di Geno Pampaloni

«Non usate Leopardi negli spot» Reggiseni e dolci «Non usate Leopardi negli spot» ROMA. Non mischiate l'arte col commercio. L'appello arriva dal critico letterario Geno Pampaloni: contesta una campagna pubblicitaria che utilizza versi di Leopardi per vendere reggiseni e cioccolatini. «Dovrebbe essere l'autore a giudicare l'uso delle proprie opere, ma poiché nel caso di Leopardi ciò evidentemente non è possibile afferma Pampaloni - è il pubblico, ma soprattutto il mondo della cultura a dover insorgere». Sullo stesso tono le dichiarazioni di Giulio Ferroni, professore di letteratura alla Sapienza di Roma: «La pubblicità ormai travolge tutto e manipola la sacralità della letteratura, non solo stravolgendone il significato, ma utilizzando immagini che accompagnate al testo danno un risultato ripugnante». «Son questi i doni tuoi... che tu porgi ai mortali», «Anco ti vidi dei tuoi steli abbellir l'erme contrade»: sono alcuni dei motivi della campagna che uscirà a giorni in Italia e in Germania utilizzando frasi di famose liriche leopardiane. A corredo in Italia di uno spot sexy per i reggiseni, in Germania per una pubblicità di cioccolatini. L'agenzia Klaus Davi che ha ideato l'inconsueto abbinamento sostiene che «è un metodo efficace e sicuro per veicolare frasi poetiche verso i giovani che non conoscono Leopardi». [Ansa]

Persone citate: Giulio Ferroni, Klaus Davi, Leopardi, Pampaloni

Luoghi citati: Germania, Italia, Roma