Il sindaco che ama Vasco di Pierangelo Sapegno

Il sindaco che ama Vasco Il sindaco che ama Vasco Valsesia, ha fatto erigere un monumento per celebrare la rockstar emiliana E' diAn, in un comune «rosso» SERRA VALLE SESIA DAL NOSTRO INVIATO Alia fine è arrivato Vasco, schizzando- fuori, i- •"..-..•china nera. Ormai aoa ::. credeva più nessuno. Anc.-.v :v :.r. credeva: «Non sapevo se venire pensavo a imo scherzo». Un paese ai piedi delie montagne gli ha dedicato una statua, nel viale delle celebrità Da ><?: mesi, lo perseguitava questo sindaco: «Guarda che io vado avanti con i lavori». Vasco rideva ". c aspettavano da due ore. Sei di sor.-, di mercoledì, freddo cane, centinaia di giovani assiepati sulla piazzetta, una statua sbilenca, in legno, all'inizio del viale, e Vasco Rossi che appare, sale il municipio, poi riscendo, caracolla in mezzo alle urla vicino al sindaco che s'aggiusta la fascia. Gianluca Buonanno è il sindaco. Ha 32 anni, e disoccupato. Particolarità: è il sindaco più votato d'Italia: 78,5''o, elezione bulgara. Seconda particolarità. Il Comune è rosso. Lui ò missino. «Ex missino», dice. Siamo tutti ex in questo Paese. Cerchiamo di capire. Anche Vasco Rossi, dopo Maradona, è diventato cittadino onorario di Serravalle Sesia. Ha chiamato il Secolo d'Italia: «Che cosa fai? Sono tutti di sinistra». Maradona è un calciatore. «Maradona è amico di Fidel Castro, di Mina». Buonanno era corso giù a Torino, davanti a Guarinicllo, per dargli la cittadinanza. Foto con la fascia tricolore. Maradona che se la ride: ha l'aria di dire, «ma chi è questo?». Pure lui non ci credeva. «Questo» ha in mente Benigni: se ci riesce la prossima celebrità sarà lui. «Di sinistra anche quello, mi hanno detto». In piazza, sono rimasti due ore e mezzo. Vasco era già andato via. Eppure, la cosa strana non è questa. Per trent'anni, Serravalle Sesia, 5 mila abitanti, una strada lungo il fiume e lavoro per tutti, ha avuto sindaci comunisti e pidiessini. In linea con la provincia rossa. Dal '93 c'è Buonanno. Nel '97 ripete, con l'elezione bulgara. Prima la fiamma, poi An, ma sempre lui. Gilberto Valeri, Ds, presidente della provincia, è sconsolato quando parla di lui: «Questo pazzo». Buonanno fa spallucce: «Se lo dice, non ci crede». Alle comunali, si sa, la gente vota chi conosce. E lui lavora per farsi conoscere e per conoscere. Insegue la tv. Chiama Stranamore per parteciparci con la fidanzata, Simonetta Sancì, che sogna un giorno di conoscere il suo idolo: Vasco Rossi. Va da Castagna, ma nel montaggio salta il suo pezzo. Niente paura. Barbareschi fa una trasmissione di scherzi, «Il guastafeste». E lui lo chiama: propongo uno scherzo al mio paese. Fa affiggere i manifesti: «Abbiamo deciso di investire sulla cultura. Ogni anno dedicheremo una statua a un personaggio che ha tenuto alto 0 nome del nostro Paese. Dovremo aumentare le tasse: la prima statua costa 300 milioni». Alla domenica arriva Canale 5, con Sgarbi e Barbareschi. Discorsi, trionfalismi, e mille persone in piazza, perché questa è l'Italia. Se c'è la tv, chi se ne frega delle tasse. Il sindaco annuncia il primo monumento: «Chi ha fatto di più per questo paese? Sono io». Toglie il velo. Risate fischi. Ma anche applausi: «Tanti applausi, non me l'aspettavo a dire il vero». Alla fine, svela lo scherzo e distrugge la statua. Lo sketch finisce al Guastafeste. Voi vi sareste vergognati? E' una serata come ai tempi di Lascia o Raddoppia?, tutti insieme davanti alla tivù. E i votiaumentano. Diventa amico di Sgarbi. Va a fare l'appendiabiti a Sgarbi quotidiani. Voi vi vergognereste? E i voti aumentano. Fa il testimonial per la pubblicità di un rubinetto. I voti aumentano. I soldi che prende li dà agli indigenti del Comune, badando bene di pubblicizzare la cosa. Ad agosto, il becchino è in ferie e il suo vice malato. Lo fa lui il becchino: «Il Comune non aveva i soldi per assumerne un altro». Chissà se anche questa volta i voti sono aumentati. Però, dopo l'elezione bulgara, i cittadini fanno la coda per parlare con lui. Prima signora: «Sono in crisi con mio marito. Che cosa mi consiglia?». Stupore, disagio. Secondo signore: «Il mio orto è invaso dalle lumache rosse. Deve impedirlo». Terza signora: «Che piacere incontrarla. Mi parla di Sgarbi?». Quarta signora: «Secondo lei devo già accendere il riscaldamento o no?». Non so, faccia come crede. Mi dice perché è venuta? «Per questo». E i grandi temi? Non sappiamo. Però, i voti aumentano. «Eccoci qua», dice. Apre la porta dell'ufficio: un ritratto di Cavour grande come la parete, la scrivania, due poltrone nere. Non vedo la foto di Scalfaro, dice: «Non mi è simpatico». Sta nell'angolo della finestra, invisibile: ((Allora l'ho messo qua». Elettrico, mai fermo. Una volta, ha fatto mettere i vigili finti di legno agli incroci pericolosi. «Ci sono stati meno incidenti», dice. E i voti aumentano. Pierangelo Sapegno Per frenare gli incidenti aveva fatto mettere vigili fìnti agli incroci La prossima statua sarà dedicata a Benigni «Ma ci deve essere la tv» La statua in legno di Vasco Rossi, a grandezza naturale, inaugurata a Serravalle Sesia

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