Europa, patto per il lavoro di Manacorda

Europa, patto per il lavoro 115 litigano sui conti dell'Ue Europa, patto per il lavoro VIENNA. Dopo la moneta unica l'Europa avrà anche un Patto per il lavoro, con l'obiettivo di riassorbire milioni di disoccupati. Il francese Chirac e il tedesco Schroeder chiedono obiettivi «vincolanti e verificabili» e in particolare misure «per la riduzione della disoccupazione giovanile e di lunga durata». Massimo D'Alema è sulla stessa linea. Invece il premier britannico Blair e lo spagnolo Aznar guardano con terrore a ogni proposta dirigista. E' invece scontro aperto sulla contribuzione al bilancio comunitario. Entro marzo va approvata l'Agenda 2000, che apre la strada all'allargamento verso Est. La Germania vuole ridurre in modo drastico il suo contributo annuo pari a 22 mila miliardi di lire e rivendicazioni sirnili hanno Austria, Danimarca e Svezia. I britannici rifiutano di mettere in discussione lo «sconto» che la Thatcher ottenne all'inizio degli Anni 80. Contro di loro i francesi, secondo i quali nessuno può chiedere più uno status privilegiato nella nuova situazione. Manacorda A PAG. 3

Persone citate: Aznar, Chirac, Massimo D'alema, Schroeder, Thatcher

Luoghi citati: Austria, Danimarca, Europa, Germania, Svezia, Vienna